?La Regione attacca le case popolari: andiamo insieme alla Regione” giov 16/05 ?

Qualche settimana fa una partecipata assemblea nel cortile di via Palombini 12 decideva di mobilitarsi in difesa delle case popolari. La modifica della legge 12 regionale, che regola il funzionamento dell’Edilizia Residenziale Pubblica sia dell’ATER che del Comune, rischia di stravolgere completamente il diritto alla casa popolare. La stipula di assegnazioni 4+4, l’adeguamento del canone ai livelli di mercato, la revoca in caso di precedenti penali all’interno del nucleo familiare sono solo alcune delle assurde misure che la Regione a guida Rocca sta cercando di adottare.
Non è possibile agire in questo modo. Servono investimenti seri sull’edilizia pubblica, serve assegnare gli appartamenti vuoti, serve una ricognizione delle manutenzioni necessarie. Non servono ulteriori misure restrittive sul diritto alla casa. Da queste parti sappiamo bene quanto sia difficile vivere in queste condizioni già adesso, forse sono i politici alla Regione che non ce l’hanno chiaro.
Facciamogli sentire forte la voce di Ponte Mammolo e degli altri quartieri. Chi abita nelle case popolari merita rispetto!
Ci vediamo domani (mercoledì 15) alle 18:30 alla sala riunioni di via Palombini 24 per scrivere lo striscione da portare alla manifestazione alla Regione Lazio. Giovedì 16 alle 15:30 appuntamento nel cortile di via Palombini 12 per andare insieme al corteo!
INSIEME SI PARTECIPA, UNIT@ SI VINCE
CdQ Mammut

 ‼️FUORI CASALIVE 3.0 Ven 17/05 Irish folk e djset‼️

Venerdì 17 maggio terzo appuntamento #casalive: Irish folk!
Con cucina popolare e birra artigianale a tema irlandese, musica dal vivo e dj-set!
h.20 Cena sociale
h.22 Inizio concerti
? INGRESSO GRATUITO! ?
? Irish Popcorn:
Nel non così lontano 2013 abbiamo organizzato la nostra prima session. Niente di che allora: tre sgabelli in fila, un paio di spartiti e una pinta di birra, ma ci siamo così divertiti che è stato quasi impossibile smettere!
Attualmente emergente dal panorama folk di Roma, gli Irish Popcorn sono un gruppo italiano ma con il cuore irlandese al 100%! Suoniamo famosi e celebrati brani della tradizione irlandese ma con quel tocco “popcorn” che abbiamo solo noi.
5 ragazzi di Roma dal cuore un po’ irish e un po’ popcorn. E che vuol dire? Tu prendi una birra e vieni a sentirci!
A seguire
?️ dj-set The Rebel
The Rebel è un DJ/Producer di Roma. Ha cominciato suonando hip hop,reggae,latin,funk,world music e dub facendo della contaminazione l’elemento principale dei suoi set. SI è fatto conoscere con alcuni mash up e remix prodotti su vinile per alcune interessanti bootleg label in diverse parti d’ europa, poi con i suoi lavori originali che rilascia sempre più spesso sulla sua etichetta DJ’s CHOICE.
The Rebel ha suonato in squats,club,bar o festival in Italia,Grecia;Spagna,Portogallo,Inghilterra,Germania,Belgio e Romania e ha accompagnato con i suoi set artisti del calibro di Mo’ Horizons, The Skatalites, The Dynamics, Richard Dorfmeister, Jazzanova, Smoove & Turrell, James Senese e Napoli Centrale,Pink Puffers,Dub Pistols, Zion Train e molti altri.
Da 10 anni organizza una serata chiamata DJ’s CHOICE in collaborazione con alcuni centri sociali di Roma ed oltre ad aver visto ospiti prestigiosi da tutto il mondo come Jstar (UK) Cayetano (Gr) Dedy Dread (Por) Mop Mop (It) Nickodemus (USA) Gerardo Frisina (IT) DJ Vadim (UK) Marc Hype (Ger) e altri ancora, dal 2018 è anche una piccola etichetta, grazie all’aiuto della romana Four Flies Records.

?LABORATORIO DI PERCUSSIONI GRATUITO?

….tamburi africani, drum circle e molto altro!
Al Casale Alba 2 parte un nuovo laboratorio! Suoneremo insieme ogni martedì dalle 19.30 alle 21.00
Per partecipare non è richiesta alcuna conoscenza musicale.
Ritmi energetici e rigeneranti creati dalla ritmica dei partecipanti!
Ogni strumento percussivo è ben accetto …altrimenti ci saranno a disposizione i nostri.
Vi aspettiamo !! ???
?Per info, potete contattare Marco al +39 333 609 3310
COME ARRIVARE AL CASALE ALBA 2
Il Casale Alba 2 si trova all’interno del Parco di Aguzzano. Le entrate più vicine sono situate in via Fermo Corni e all’angolo tra via Emanuele Paternò di Sessa e via Gina Mazza. Le fermate autobus più vicine sono del 341, 350 e il 311. La metro più vicina è Rebibbia, linea B

C’è qualcosa che non torna nella vicenda di Villa Tiburtina – Assemblea pubblica sab 11/05

C’è qualcosa che non torna nella vicenda di Villa Tiburtina.
La struttura è stata un polo d’eccellenza in pneumologia e psicoterapia fino a una decina di anni fa. Persone da tutta la città, da tutto il centro Italia, venivano in quartiere per effettuare visite specialistiche. Chi abita da queste parti da più di 10 anni si ricorda benissimo della struttura. Persone ci hanno raccontato di aver fatto visite a Villa Tiburtina fin da molto piccole, il ruolo che svolgeva era fondamentale.
Poi è finita nel tritacarne dei tagli alla sanità, prima del centrodestra, poi del centrosinistra. Neanche a dirlo, le prime strutture a farne le spese sono state proprio le dislocazioni di sanità territoriale.
Il quartiere ha iniziato la battaglia per la sua riapertura quattro anni fa, in pieno Covid, mentre la politica si stracciava le vesti per dire che la sanità pubblica è un valore, che si sarebbero spesi miliardi per presidi territoriali permanenti, che i processi partecipativi sarebbero stati alla base di qualsiasi intervento.
Prendiamo in parola queste dichiarazioni, e iniziamo a chiedere per Rebibbia e Ponte Mammolo quello che viene scritto su carta in tante leggi: un presidio territoriale pubblico, perchè qui è assente; un piano serio e trasparente per la sua riapertura; un processo partecipato per la pianificazione socio-sanitaria tra la ASL, il IV Municipio, la Regione Lazio, le istituzioni locali come scuole e centri anziani, i comitati e le associazioni.
Da quel momento, inizia un percorso a ostacoli. Villa Tiburtina viene inserita nell’elenco delle case di comunità PNRR ma ogni informazione è frammentata e viene recuperata con grande fatica. Non è stato messo in piedi nessun processo partecipato. L’unico coinvolgimento del quartiere è avvenuto attraverso lo sforzo della campagna e dello Sportello Sanitario Mammut.
I conti non tornano. Perchè la partecipazione viene ostacolata in questo modo? Come mai tutte le indicazioni contenute nella missione 6c1 del PNRR non vengono attuate nel caso di Villa Tiburtina?
Dopo 4 anni, adesso siamo a un bivio. I lavori di ristrutturazione dovrebbero iniziare, ma non si sa quando. Villa Tiburtina dovrebbe riaprire, ma non si sa con quale personale. Dovrebbe essere un polo sanitario pubblico, ma non si sa se ci saranno anche delle convenzioni con privati.
C’è bisogno di risposte. Sabato 11 maggio vogliamo coinvolgere gli/le abitanti del quartiere in questo processo di totale trasparenza su quanto sta succedendo. Non c’è più tempo.
NON C’È SALUTE SE NON È DI TUTT@
Riapriamo Villa Tiburtina
@followers

?LIBERARSI SEMPRE,LIBERARSI ORA!?

h. 10:30 Corteo da L.go delle Terme Gordiane
h-13 Pranzo sociale al Casale
a seguire spettacolo “Mille Volte No – Storie di donne resistenti” a cura del Collettivo Teatrale Macchia Rossa.
Anche quest’anno il 25 aprile apriamo le porte del Casale al quartiere e al territorio. Lo facciamo in una giornata ricca di iniziative in città, simbolo di una data che non è mai una ricorrenza ma un giorno per ribadire la necessità, ogni giorno, di lottare contro ogni forma di fascismo.
In una fase di svolta autoritaria dei governi in Italia e in Europa, l’antifascismo in tutte le sue forme e declinazioni è sotto attacco: lo è la storia dell’antifascismo di fronte a continue operazioni mass-mediatiche di revisionismo e narrazioni mistificatorie; lo sono i movimenti che oggi continuano a lottare contro oppressioni, militarizzazione, genocidi.
I venti di guerra soffiano ormai dappertutto. Il nostro Paese, insieme al cosiddetto “Occidente”, è protagonista diretto degli scenari bellici ai 4 angoli del globo attraverso le forniture di armi e il supporto logistico. Non possiamo sentirci esenti da colpe solo perchè non sono soldati italiani a premere il grilletto: quel grilletto ha impresso a fuoco il marchio della Repubblica Italiana. Proprio sulla Tiburtina, diverse aziende di industria bellica come Leonardo e Thales Alenia Space forniscono le tecnologie necessarie al genocidio in Palestina e partecipano attivamente alla corsa agli armamenti cui stiamo assitendo negli ultimi mesi in tutto il mondo.
Non può trattarsi di una semplice liturgia. Per tutte e tutti noi il 25 aprile è un momento per preservare la memoria della Resistenza partigiana e farla vivere nel presente. Celebrare la Liberazione significa urlare forte contro tutte le guerre, contro tutte le oppressioni. Significa dare forza alle lotte che portiamo avanti ogni giornoi nel nostro territorio, dalla battaglia per riaprire Villa Tiburtina alla difesa delle case popolari alla tutela dell’ambiente. Significa dare risalto alle resistenze del mondo da Gaza al Rojava, dal Chiapas a Budapest. In questo senso, accogliamo l’appello di Roma Est Antifascista per caratterizzare questo 25 aprile in solidarietà con tutte le antifasciste e gli antifascisti detenute in Europa, per Ilaria Salis e tutte le persone imprigionate per aver combattuto il fascismo dei giorni nostri.
Ci vediamo alle 10:30 in Largo delle Terme Gordiane e poi dalle 13 al Casale per mangiare insieme. A seguire, lo spettacolo “Mille Volte No – Storie di donne resistenti” a cura del Collettivo Teatrale Macchia Rossa.
L’antifascismo non si processa. Palestina libera!

⚠️DIFENDIAMO LE CASE POPOLARI!⚠️

In questi giorni abbiamo volantinato alle case popolari ATER e Comune del nostro quartiere perché la Regione Lazio vuole modificare la legge 12/99 che regola la gestione dell’edilizia popolare pubblica. I cambiamenti proposti vanno verso un completo stravolgimento delle case popolari, dai processi di assegnazione ai canoni passando per il restringimento dei criteri per i redditi di permanenza e la revoca in caso di qualsiasi precedente penale.
Abbiamo ben impresso negli occhi quanto avvenuto a Quarticciolo poche settimane fa. Lo sgombero violento di diverse famiglie, anche con minori, senza alcuna soluzione praticabile, nonostante l’inserimento in sanatoria. E prima di Quarticciolo, nei mesi scorsi abbiamo visto la stessa scena a San Basilio, a Tor Bella Monaca, a Primavalle. Dietro la solita narrazione di alcuni quartieri come campi di battaglia da risanare, si costruiscono operazioni ad hoc per militarizzare interi territori e stigmatizzare chi ci vive ogni giorno.
Sappiamo che anche il nostro quartiere potrebbe essere bersaglio di queste logiche. E lo sanno anche gli abitanti dei palazzi popolari, con cui in questi giorni abbiamo condiviso le preoccupazioni per la il contesto che si sta creando. L’obiettivo di fondo è cambiare tutto il sistema dell’edilizia popolare pubblica, che non sarà più un diritto ma un servizio da ottenere a regime di mercato. Si attaccano gli inquilini delle case popolari per alimentare la guerra contro i quartieri periferici, si aumenta l’esclusione sociale per chi vive nella precarietà.
Nei prossimi giorni convocheremo delle riunioni sotto ai palazzi per trovarci insieme e capire cosa possiamo fare per impedire questo scempio. Difendiamo le case popolari!
Di seguito il testo del volantino ?
Sta per essere messa all’ordine del giorno l’approvazione di una norma che
modifica la Legge 12/99, legge regionale che regola la gestione delle case
popolari.
Le modifiche proposte prevedono:
– aumenti degli affitti con l’introduzione del calcolo dei canoni con parametri
del mercato privato (canale concordato della L. 431/98);
– la cancellazione illegale del carattere permanete della locazione, come
prevedono le norme sull’E.R.P., introducendo contratti 4+4 (sempre stabiliti
dalla L. 431/98 che all’art. 1 prevede che non si applica all’edilizia pubblica);
– la revoca dell’assegnazione dell’alloggio se alla scadenza dei 4 anni viene
superato il reddito di accesso: viene cancellato così il limite di reddito di
permanenza;
– la revoca dell’assegnazione a tutti coloro (anche i parenti conviventi) che
hanno subito condanne nei decenni precedenti (anche se le hanno scontate),
come già introdotto in Umbria e in Abruzzo;
– l’esecuzione degli sgomberi per tutti coloro che risultano senza titolo, anche
se hanno già richiesto la sanatoria, come sta facendo già l’Ater di Roma;
FERMIAMOLI,
DIFENDIAMO LE CASE POPOLARI!
IL NOSTRO QUARTIERE
MERITA RISPETTO!

?VILLA TIBURTINA: LI COMINCIAMO ‘STI LAVORI??

LI COMINCIAMO STI LAVORI?
Siamo alle solite. A 15 giorni di distanza dalla ipotetica data di inizio lavori, a Villa Tiburtina non succede niente. Non una comunicazione, non un cartello. Verrebbe da dire che non c’è da stupirsi, perchè la storia della campagna per la riapertura di un polo sanitario pubblico a Rebibbia-Ponte Mammolo è costellata di ritardi, mancata trasparenza, scarsa partecipazione. E invece noi continuiamo a non volerci abituare a questa situazione, a non voler aspettare inermi di fronte a continue promesse disattese.
In occasione della Giornata Mondiale della Salute, questo 7 aprile vogliamo denunciare l’assurdità di questa situazione. Lo facciamo mentre il governo Meloni si arrampica sugli specchi per giustificare la riduzione del budget per la spesa sanitaria, le Regioni sono sul piede di guerra per il taglio da 1,2 miliardi all’edilizia sanitaria, e la Corte dei Conti ha espresso forti perplessità rispetto ai Livelli Essenziali di Assistenza, che rischiano di approfondire il divario nelle cure sanitarie già esistenti soprattutto tra nord e sud. E ancora non è attiva l’Autonomia differenziata, che peggiorerà ulteriormente la situazione. Intendiamoci, l’operato di questo governo si inserisce pienamente nel solco delle gestioni precedenti. Ma adesso sembra che i nodi stiano venendo al pettine.
La situazione è grave, inutile negarlo. Apprezziamo l’appello firmato da 14 scienziati e scienziate di fama mondiale per difendere la sanità pubblica, ma non basta. Con il decreto PNRR, l’attuale governo ha tagliato 350 case di comunità sulle 1300 inizialmente previste. Le 300 strutture già realizzate nella maggior parte dei casi sono vuote, cattedrali nel deserto dove non si capisce chi debba lavorare, che funzioni debbano avere, chi deve fare cosa. La tutela (e il potenziamento) del Servizio Sanitario Nazionale passa necessariamente per il successo anche di piccole, ma significative, battaglie come Villa Tiburtina. Altrimenti questo smantellamento progressivo diventerà una carcassa da spolpare per gli imprenditori della sanità privata che già si propongono come unica reale alternativa e si sfregano le mani.
La pazienza è finita, la misura è colma. Lo Sportello Sanitario, l’interlocuzione con la ASL, la pianificazione dei servizi socio-sanitari in collaborazione con le istituzioni e le realtà sociali del territorio possono essere l’ossatura di un modello riproducibile. Nelle prossime settimane parteciperemo a diverse iniziative a livello cittadino per confrontarci con esperienze simili e capire quali possono essere i terreni comuni di convergenza.
Ci aspettano settimane di mobilitazione in quartiere, da Villa Tiburtina all’abbandono di diversi spazi fino alla mancanza di ascolto per interventi urgenti, le amministrazioni a tutti i livelli devono ascoltare gli abitanti.
NON C’E’ SALUTE SE NON E’ DI TUTT@
Riapriamo Villa Tiburtina

Il nuovo Commissario straordinario della ASL Roma 2 risponde alla nostra lettera aperta

Il nuovo Commissario straordinario della ASL Roma 2 risponde alla nostra lettera aperta e all’invito a spiegare a che punto sono i lavori e quali saranno i servizi presenti nella struttura.
Francesco Amato scrive di voler interloquire con le realtà del territorio di competenza della ASL Rm 2 e soprattutto si prende l’impegno ad un incontro, chiedendo un po’ di tempo per conoscere la situazione della stessa ASL.
Prendiamo atto di questa comunicazione ed impegni presi che però verificheremo presto nei fatti per capire se ci sarà effettivamente un cambio di passo sostanziale riguardo a temi come trasparenza e strumenti partecipativi che abbiamo sempre richiesto invano.
Tanto per cominciare: possiamo sapere quando inizieranno questi benedetti lavori di ristrutturazione a Villa Tiburtina?
Riapriamo Villa Tiburtina
Sportello Sanitario Mammut

‼️Lo Sportello Sanitario Mammut ha bisogno di te‼️

Partecipa attivamente alla campagna per la riapertura di Villa Tiburtina!
?Lo sportello sanitario, attivo da anni sul territorio, si occupa di fornire orientamento e supporto per problemi socio-sanitari relativi all’accesso ai servizi pubblici del Servizio Sanitario Nazionale (e non solo).
?Nel tempo, lo sportello ha sviluppato una collaborazione fattiva con la ASL Roma 2 con l’obiettivo di essere un punto di riferimento sulla tematica socio-sanitaria in quartiere.
Contattaci e scopriamo cosa possiamo fare insieme per rivendicare il nostro diritto ad una sanità pubblica, gratuita ed universale!
Ti aspettiamo!
?Contattaci in DM, alla mail riapriamovillatiburtina@gmail.com, oppure al numero di telefono dello sportello 3894314738!

? Fotogfaratè dom 21/04 “Mapplethorpe: Look at the pictures”

?? Che cos’è FotografaTè?
Prendendo ispirazione da un bel progetto avviato qualche tempo fa, quello della sala da tè, abbiamo deciso di ritirare fuori tazze e teiere per accompagnare la proiezione di un film o un documentario a tema fotografico.
Noi ci mettiamo il film, il tè, il caffè e i dolci, voi portate la vostra allegria e la voglia di fare quattro chiacchiere sulla fotografia (e non solo) e insieme ci scalderemo dal freddo e allontaneremo la noia della domenica pomeriggio.
? Domenica 21 aprile 2024
? Ore 17:00 sala da tè ???
?️ Ore 18 Proiezione del film documentario “Mapplethorpe: Look at the pictures”, regia di R. Barbato e F. Bailey, 108′, USA, 2016.
È il turno di Robert Mapplethorpe, grande fotografo ma soprattutto grande artista dell’era contemporanea che ci ha lasciato troppo presto. Ci sono pochi fotografi, infatti, che hanno acceso un dibattito nazionale sulla libertà artistica e l’erotismo così profondamente come lui. Noto soprattutto per le sue fotografie in bianco e nero, i suoi soggetti prediletti erano nudi scultorei, immagini erotiche sadomaso, temi omoerotici, fiori e ritratti di celebrità. Ancora oggi il suo lavoro continua a essere considerato un tabù da molti, e forse anche per questa ragione rimane uno dei fotografi americani più iconici della storia. Nato a New York il 4 novembre 1946, sperimentò l’utilizzo di vari materiali in collage a tecnica mista, comprese immagini ritagliate da libri e riviste. Fondamentale è stato l’incontro con Patti Smith, cui rimarrà legato per tutta la vita scattando anche diverse copertine per i suoi album.
“Nelle foto sadomaso che ho fatto, immagini molto esasperate, la gente faceva delle cose vere, reali. Non c’era alcuna finzione teatrale. L’esperienza è più importante della foto in sé. Io non faccio foto, faccio parte dell’evento, in questo senso non mi considero un fotografo. La fotografia per me è uno strumento per fare un oggetto”. Robert Mapplethorpe
? INGRESSO GRATUITO?