24/2 Senza Confini: E se non ci fosse più il mare + NonUnaStoriaDiMeno

SABATO 24 FEBBRAIO

 

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SENZA CONFINI

 

H.18 Presentazione del libro “E se non ci fosse più il mare” di e con Marco Bucci

Dalle 20 Apericena

A seguire Spettacolo a cura di Non Una Storia di Meno

con: Laura de Marchi, Donatella Mei, Daniela Cirone,
Silvia Sciarra, Marta Marciniak, gli attori del Collettivo
Teatrale della Villetta
musica dal vivo: Stefano Demartini ( Fleur Du Mal)

INGRESSO LIBERO

COME RAGGIUNGERE IL CASALE ALBA 2:

Il Casale Alba Due si trova all’interno del parco di Aguzzano.
Le entrate più vicine sono situate in via Fermo Corni e all’angolo tra via Emanuele Paternò di Sessa e via Gina Mazza.
Le fermate autobus più vicine sono del 341, 350 e il 311.
La metro più vicina è Rebibbia, linea B.

Info: www.casalealba2.org

coordinamentoparcoaguzzano@inventati.org

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E SE NON CI FOSSE PIU’ IL MARE?

Come ogni anno arrivò l’estate ma quella, per Paoletto e gli abitanti di Porto Candido, non fu come le altre. Un accadimento imprevedibile sconvolse le loro vite: il Mare, inspiegabilmente, cominciò ad indietreggiare sotto i loro occhi per poi scomparire inesorabilmente dietro l’orizzonte. Pescatori e marinai furono risucchiati dalle onde. Sparito, portò con sé ogni cosa, non lasciò niente. Paura e inquietudine si impadronirono degli animi dei sopravvissuti. Arrivati alla spiaggia trovarono ad attenderli solo silenzio, vuoto, desolazione. Provarono a chiedere aiuto ma non rispose nessuno. Rimasero soli, nel panico, illusi dalla speranza che forse un giorno sarebbe tornato tutto come prima. Ma la loro avventura era appena iniziata e non c’era tempo da perdere: sarebbe stato impossibile vivere senza Mare e per questo dovevano assolutamente capire dove fosse finito. Video realizzato da Rudere Produzioni.

MARCO BUCCI

E’ nato a Roma il 6 Dicembre del 1986. Vive nel quartiere di Cinecittà ed è un attivista per la difesa dei beni comuni, dell’ambiente e dei diritti civili. Dottore in Relazioni Internazionali, attualmente è iscritto alla laurea magistrale in Letteratura italiana, Filologia moderna e Linguistica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Tor Vergata. E’ un blogger de La Salita del Quadraro, sito d’informazione per il diritto all’abitare nel VII Municipio, e ricopre il ruolo di capo-redattore de L’Urlo di Teresa, giornale del Liceo Gullace. E’ fra i promotori dell’Incisiva, progetto editoriale col quale esordisce con un breve ma intenso romanzo.

NON UNA STORIA DI MENO

“NON una STORIA DI MENO” è un contenitore artistico di narrazioni vere contro la violenza di genere. Un progetto di Giuditta Cambieri.

Gli schemi patriarcali radicati in questa nostra società si basano sulla violenza. Violenza che si è radicata nel corso della storia in tutti gli ambienti: in famiglia, nelle relazioni, nel lavoro. Viviamo quotidianamente meccanismi basati su poteri di forza. Sessismo, razzismo, discriminazioni di genere che hanno, ormai, contaminato la nostra cultura. Assistiamo quotidianamente alla violazione della donna e della Terra da parte di chi vuole ottenere un dominio su entrambe, creando per se, potere economico.

È indispensabile, ORA, un cambiamento culturale profondo. Una nuova cultura che ritrovi il senso dell’ascolto, della collaborazione, che instauri un equilibrio tra i generi, impegnandosi nel rispetto della natura e delle risorse che essa ci mette a disposizione.

Storie raccontate, recitate, poetate, musicate, fotografate, filmate…condivise (anche con artisti sordi e udenti, per serate accessibili a tutti)

Possono partecipare: attrici, attori, musiciste, musicanti, danza-attrici/attori, performer… ma anche neo artiste e futuri artisti…e pure chi ha storie vere da raccontare e vuole condividerle in nome di una sana e robusta controinformazione.

INFO: 3383906388 nonunastoriadimeno @libero.it

Domenica 15/10 Non Una Storia di Meno 2.0

Nuovissima serata di “Non Una Storia Di Meno”

Domenica 15 ottobre al Casale Alba Due ripartono gli eventi di narrazione…storie nuove…storie fresche…storie poetiche…storie vere…storie ironiche…storiacce…storielle…stornelli!

ORE 18:30 STORIE

ORE 20,00 APERICENA

Ingresso ovviamente libero

INFO: nonunastoriadimeno@libero.it

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1/10 “Quando la Chiesa è dalla parte degli oppressi” – Incontro dibattito con Geraldina Colotti

Domenica 1 Ottobre 2017

 

“Quando la Chiesa è dalla parte degli oppressi”

 

Dalle 16

Incontro-dibattito con Geraldina Colotti,

autrice del libro : “O.A. Romero, beato tra i poveri”

 

“Come cristiano non credo nella morte senza risurrezione: se mi ammazzeranno, risusciterò nel popolo salvadoregno. Lo dico senza alcuna millanteria, con la più grande umiltà.” Romero non è stato un eretico. È però una figura complessa, fragile e visionaria come i poeti e i profeti, capace di spingersi al limite. Il limite del ruolo e del dogma, che l’arcivescovo non ha superato, ma interrogato fortemente sì: nei suoi discorsi sulla necessità della violenza per difendersi dalla sopraffazione, nel suo rapporto con le organizzazioni popolari, nelle denunce contro i responsabili della repressione, che gli sono costate la vita.

Iniziative nell’ambito della Festa della Parrocchia San Gelasio I, Papa – Roma

Programma completo della Festa: goo.gl/om7Kge

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Sabato 27/5 Non Una Storia di Meno

Sabato 27 maggio 

ore 20 apericena 

Ore 21 NON una STORIA di MENO”

(Se non ci raccontiamo non esistiamo)  

“NON una STORIA DI MENO”  è un contenitore artistico di narrazioni vere.È un contenitore nel quale far confluire musica, immagini, parole e performance per dar vita ad immaginari alternativi che disconoscano il ricorso alla violenza.  Un modo intelligente di divertirsi e riflettere, insieme.

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1/5 “L’egemonia digitale”, presentazione del libro con l’autore Renato Curcio

DOMENICA 21 MAGGIO

/ ORE 13 / Pranzo Popolare (ar fresco der casale!)
[a sostegno dell’assemblea NO C.I.E./ https://hurriya.noblogs.org/ ]

/ ORE 16 / Presentazione del libro

“L’egemonia digitale, l’impatto delle nuove tecnologie nel mondo del lavoro” di e con Renato Curcio

Il percorso di un cantiere socioanalitico sui modi in cui l’impero virtuale cerca di costruire la sua capacità egemonica nel mondo del lavoro. Ripercorrendo la micro-fisica dei processi innescati dai dispositivi digitali che mediano l’attività lavorativa – smartphone, piattaforme, sistemi gestionali, registri elettronici – si esplorano alcune metamorfosi radicali che, mentre rovesciano il rapporto millenario tra gli umani e i loro strumenti, sconvolgono ciò che fino a ieri abbiamo chiamato “lavoro”. Alcuni territori chiave – la digitalizzazione della scuola, della professione medica, dei servizi, dei trasporti condivisi, dei grandi studi legali e delle banche assunti come analizzatori, ci raccontano l’impatto trasformativo delle nuove tecnologie e il disorientamento dei lavoratori. Ma fanno anche emergere le linee liberticide su cui questo processo procede: la cattura degli atti, la dittatura dei dati, il trionfo della quantità e le narrazioni sostitutive con cui esso si racconta. Analizzando le tendenze – l’autismo digitale, l’obesità tecnologica, l’ethos della quantità, lo smarrimento dei limiti – ci si interroga sulla differenza tra progresso sociale e progresso tecnologico.

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13/5 Presentazione de “Gli Autonomi” di e con Giorgio Ferrari e Marco D’Ubaldo

 

Questo quarto volume de “Gli autonomi” si concentra sull’esperienza politica dell’Autonomia operaia romana, la più importante per numero di militanti, realtà lavorative, studentesche e territoriali organizzate, radicamento sociale, quantità e qualità di lotte intraprese. La narrazione riguarda principalmente la componente dei Comitati autonomi operai, i famosi «Volsci», dal nome della via del quartiere romano di San Lorenzo che ospitava la loro sede. Ma riguarda anche tutta la variegata articolazione di decine e decine di collettivi sparsi nei quartieri della città, nelle periferie e nelle cittadine circostanti. L’arco temporale preso in considerazione è ventennale, dagli inizi dei Settanta agli inizi dei Novanta, con epicentro il ’77. Il libro contiene anche considerazioni teoriche che oltrepassano la perimetrazione temporale del passato, sapendosi misurare con l’attualità del dibattito sulla credibilità di un progetto rivoluzionario futuro.

 

Sabato 13 Maggio

 

dalle 18:30 presentazione del libro alla presenza degli autori Giorgio Ferrari e Marco D’Ubaldo

 

dalle 20 cena popolare

 

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Sabato 21 novembre presentazione del libro : “Francesco Lorusso – Una storia di giustizia negata”

 

Sabato 21 Novembre h.18 Presentazione di un libro inchiesta su un momento cruciale del ’77: l’omicidio, a Bologna, di Francesco Lorusso,militante di Lotta Continua

con l’ autrice, Franca Menneas, e alcuni “testimoni” di quegli anni.

 

segue apericena dalle 20,30

 

 

Sulla falsa riga del Progetto San Basilio in cui, attraverso la memoria di Fabrizio Ceruso, si sta tentando di costruire un progetto storico-politico sul quartiere, Libriamoci presen.ta un libro-inchiesta su un episodio chiave degli anni ’70.

Pier Francesco Lorusso, è un ragazzo di 24 anni, studente di medicina e militante di Lotta continua. L’11 marzo 1977 viene ucciso da un colpo di pistola. È il primo e unico morto ammazzato a Bologna in scontri di piazza dai tempi della Liberazione e quel proiettile segna indelebilmente la città imprimendole una ferita ancora oggi non rimarginata.

Questo libro si propone di ricostruire la vita e la morte di quel ragazzo ucciso una mattina in cui i giovani del movimento del ’77 e le forze dell’ordine si affrontano nel pieno centro storico della città. Partendo da un’analisi della situazione storico-politica di Bologna a metà anni Settanta, si delineano due versanti. Uno è quello della contestazione studentesca e delle rivendicazioni dei “non garantiti”, attanagliati – allora come oggi – dalla crisi economica. L’altro è invece il Partito comunista al governo della città. L’11 Marzo ‘77 con la morte di Francesco si consuma una frattura che colpisce entrambi i fronti. In queste pagine, basate sull’incrocio di atti giudiziari e testimonianze dirette, si propone una ricostruzione corale intessuta da voci diverse, talvolta contrapposte. Sono le voci che, messe a confronto, restituiscono il ritratto del movimento del ’77 e scavano nell’omicidio Lorusso, andando alla ricerca delle ragioni per cui quel delitto è stato seguito da “mancato processo” e da una “giustizia negata”.

 

Lorusso