Sabato 1/10 “La Buona Novella”, il Vangelo secondo De Andrè

 

Casale Alba 2 e Comitato Mammut presentano:

 

La Buona Novella

                   Il Vangelo secondo De Andrè

 

Siamo stati invitati, insieme al Comitato Mammut, a dare un contributo
alla festa che si sta svolgendo nel nostro quartiere, in omaggio a San
Gelasio.  Per quanto perlopiù non credenti e consapevoli delle contraddizioni di questa collaborazione, abbiamo accettato di partecipare, nella speranza di costruire un rapporto sempre più stretto col territorio che attraversiamo.  Abbiamo perciò deciso di rappresentare LA Buona Novella di Fabrizio De Andrè,
che ci è parsa un buon punto di contatto tra le due
visioni, laica e religiosa.  La scelta è stata occasione per un
sorprendente viaggio alla scoperta di un mondo ben poco noto: i
vangeli apocrifi, cui De Andrè si era ispirato nel comporre l’opera.

Gli apocrifi (letteralmente: segreti, nascosti) non sono che versioni
della storia di Cristo scritte da autori delle più diverse origini:
greci, bizantini, armeni, arabi, con    stile perlopiù semplice,
popolare. Fu la chiesa che poi, scelti come testi ufficiali –canonici
– i 4 vangeli, li declassò, attribuendo al nome apocrifo il senso, del
tutto errato ma ormai diffuso, di falso, improprio. Eppure i Vangeli
Apocrifi sono coevi, spesso addirittura precedenti i 4 vangeli, di cui
colmano diverse lacune. Non falsi, dunque, ma  versioni nascoste, non
meno importanti, modi diversi di narrare la storia di Gesù
proponendone una versione umanizzata.
Essi, oltretutto, hanno ispirato opere di molti artisti, anche famosi,
come Tiziano, Raffaello, Caravaggio, Lorenzo Lotto e molti altri.
Opere riconosciute dalla chiesa.

Come non essere attratti da un tema simile?  E, leggendo, la scoperta
più sorprendente: l’immagine di Gesù che emerge dagli apocrifi è
piuttosto difforme da quella, comune, di agnello sacrificale. Dai
vangeli più antichi, diffusi nelle comunità giudaiche di Siria e
Palestina, trapela l’idea che quelle genti avevano di lui: un uomo
giusto, schierato in difesa degli oppressi contro i ricchi, i potenti,
i malfattori. Un esempio di purezza e rigore morale.

Questa la figura che ha ispirato l’opera di Faber, che lui stesso
definì “una allegoria, che si precisa nel paragone tra le istanze
migliori e più sensate della rivolta del ’68 e
istanze……………………… molto simili che un signore,
vissuto 1969 anni prima, aveva fatto contro gli abusi del potere e i
soprusi dell’autorità in nome di un egalitarismo e di una fratellanza
universale”.

E così, dopo la severa invocazione iniziale “Laudate Dominem”, segno
di totale sottomissione ad un Dominus assoluto, riveduti per bocca di
Tito, ladrone buono, i dieci comandamenti, si fa strada un senso più
umano di  fratellanza. Fino al coro conclusivo “Laudate Hominem”, che
rovescia, con un semplice cambio di iniziale, la visuale. “Voglio
pensarti…..figlio dell’uomo, fratello anche mio” è l’invocazione
corale che  chiude l’opera.

Son solo alcuni elementi di un capolavoro che cercheremo di rendere
come meglio possiamo

sabato 1 ottobre h. 17,0 , al Casale Alba 2,
insieme a La Buona Novella band

LabuonanovellaWEB

10/9 “Narrazione storica dal basso” + Amatriciana solidale

 

SABATO 10 SETTEMBRE h.18 @ CASALE ALBA 2:

Presentazione del progetto di memoria storica e dell’opuscolo “San Basilio, storie de Roma”

“QUALI ESPERIENZE E QUALI PROSPETTIVE PER LA NARRAZIONE STORICA DAL BASSO?”

Ne parliamo con:

Quarticciolo – Storia di una borgata, progetto di narrazone storica dal basso della resistenza al Quarticciolo, zona est di Roma,
con i ragazzi delle scuole nel quartiere

– Ribelli in Zona Universitaria, progetto di public history attivo nella Zona Universitaria bolognese, a cura del Collettivo Universitario Autonomo Bologna

Comitato Certosa

– Centro di Documentazione Territoriale Maria Baccante – Roma Est

Cristiano Armati, scrittore

Luciano Villani, storico

a seguire Amatriciana solidale a sostegno delle popolazioni colpite dal sisma – il ricavato verrà devoluto alle Brigate di Solidarietà Attiva – Terremoto Centro Italia.
Subito dopo il terremoto si è messa in marcia la solidarietà dal basso che ha portato alla costruzione di un campo base ad Amatrice grazie all’impegno dei cittadini colpiti dal sisma, delle Brigate di Solidarietà Attiva e degli attivisti e le attiviste degli spazi sociali di Roma e di tutto il Paese. In questi giorni è attivo uno spaccio che sostiene soprattutto chi ha deciso di non lasciare i propri paesi e si trova al di fuori dei campi della protezione civile.
Durante la serata sarà disponibile materiale informativo.

brigate

 

info e contatti: www.progettosabasilio.org
progettosanbasilio@inventati.org

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Programma completo:

https://www.facebook.com/events/914696475340421/

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Il progetto “San Basilio, storie de Roma” si sviluppa a partire da alcune realtà del territorio che cercano di ricostruire, attraverso la ricerca storica e la sua riattualizzazione, la storia di una borgata simbolo della città di Roma.

Il progetto nasce come iniziativa di commemorazione della morte del giovane Fabrizio Ceruso e della “Battaglia” di San Basilio nel 1974. Nei primi giorni di settembre di quell’anno, al termine di un ciclo di lotta per la casa che portò all’occupazione di migliaia di stabili in città, a S. Basilio la polizia intervenne per sgomberare 150 famiglie che da più di un anno avevano occupato alcuni appartamenti IACP in via Montecarotto. Il quartiere visse giorni di dura resistenza dagli assalti delle forze dell’ ordine, durante i quali, l’8 settembre, Fabrizio venne ucciso dal fuoco della polizia.

A partire da questo episodio è sorta l’esigenza di riscoprire la memoria collettiva ormai insabbiata, quando non cancellata, e farla rivivere non come rito di consuetudine ma come strumento di organizzazione di una comunità per aff rontare bisogni, problemi e contraddizioni più che mai attuali.

Il progetto, nel suo piccolo, costituisce un tentativo di narrazione della storia pubblica (public history) dal basso, ovvero la storia applicata e diff usa al di fuori degli ambiti tradizionali, in grado di utilizzare diversi linguaggi e strumenti per raccontare, e soprattutto far raccontare, la storia da e per contesti diversi dal mondo accademico. Questo approccio consente di analizzare il giacimento storico di un territorio e/o di una comunità locale, quasi sempre assente dalla storiografi a uffi ciale, e di far emergere il suo patrimonio immateriale di memorie, traducendole in iniziative pratiche per la sua conoscenza.

La narrazione della storia dal basso è una pratica per nulla scontata. E’ evidente, e in tal senso il caso di Ceruso a San Basilio è emblematico, come chi “scriva” materialmente la storia, ovvero i gruppi di potere dominanti, operi un sistematico svuotamento delle memorie collettive all’interno della società, specialmente in relazione ad episodi di particolare rilevanza come la rivolta del settembre 1974.

Rimozione attuata sia attraverso i mass media, veri artefici della (de)costruzione dell’immaginario collettivo, sia attraverso l’odierna mercifi cazione e massifi cazione di tutti gli aspetti culturali e scientifi ci, non ultima proprio la storia. Il mondo accademico, ipotetico custode del sapere storico in tutte le sue forme, è sempre più lontano dalle istanze sociali e sempre più attento alle esigenze del mercato. In questo senso, raccontare la storia dal basso può assumere un valore importante, sia per recuperare e restituire al sapere collettivo aspetti che fanno indelebimente parte della propria identità, sia come metodo sperimentale di narrazione storica.

Da questi spunti abbiamo cercato di ricostruire la storia delle borgate romane, e di San Basilio in particolare, evidenziando la reazione con cui quella comunità si oppose alla sottrazione di bisogni primari, in primis quello della casa ma non solo. Non si tratta di idolatrare una realtà che, di certo, presentava mille problemi e contraddizioni. Si tratta piuttosto di interrogarsi sull’interpretazione delle condizioni di degrado e sfruttamento e sulle soluzioni prospettate; sull’obiettivo verso cui indirizzare, e in quali modalità, la giusta rabbia che esplode quando viene lesa la dignità popolare.

Si tratta, in altre parole, di porsi alcuni interrogativi: che ruolo svolge la storia della città di Roma, e soprattutto delle sue borgate, in relazione a esplosioni di rabbia popolare così marcati? E’ possibile trovare una chiave di riattualizzazione di quegli avvenimenti? E’ possibile tracciare una linea tra eventi di più di 40 anni fa ed oggi?

 

iniziativa10sett

1974 – 2016 Fabrizio Ceruso Vive, San Basilio non dimentica!

1974 – 2016 FABRIZIO VIVE,

SAN BASILIO E ROMA NON DIMENTICANO!

 

Programma (in aggiornamento):

 

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LUNEDì 5 SETTEMBRE h. 17 @ PIAZZALE RECANATI (Balena, San Basilio):

Prima Assemblea di lancio della mobilitazione

 

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MARTEDì 6 SETTEMBRE h.17 @ VIA DELLA VANGA (Tiburtino III):

Seconda Assemblea di lancio della mobilitazione

 

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GIOVEDì 8 SETTEMBRE

h. 9 UN FIORE PER FABRIZIO @ Lapide via Fiuminata (San Basilio)

h. 11 UN FIORE PER FABRIZIO @ Lapide Piazza Santa Croce (Tivoli)

h.17 CORTEO CITTADINO

Partenza da via Elena Brandizzi Gianni (Angolo via Tiburtina 1020)

 

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SABATO 10 SETTEMBRE h.18 @ CASALE ALBA 2:

Presentazione del progetto di memoria storica e dell’opuscolo “San Basilio, storie de Roma”

“QUALI ESPERIENZE E QUALI PROSPETTIVE PER LA NARRAZIONE STORICA DAL BASSO?”

Ne parliamo con:

– “Roots”, progetto di narrazone storica dal basso della resistenza al Quarticciolo, zona est di Roma,
con i ragazzi delle scuole nel quartiere

– Ribelli in Zona Universitaria, progetto di public history attivo nella Zona Universitaria bolognese

– Comitato di quartiere Villa Certosa

– Centro di Documentazione Territoriale Maria Baccante – Roma Est

– Cristiano Armati, scrittore

– Luciano Villani, storico

a seguire cena popolare

 

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SABATO 17 SETTEMBRE DALLE 16 @ LARGO ARQUATA DEL TRONTO (San Basilio)

SPORT POPOLARE con le palestre popolari romane

Esibizioni di sport da combattimento

Rugby touch

Basket 3vs3

Calcetto

ALLE 20 CENA POPOLARE

A SEGUIRE PRESENTAZIONE E PROIEZIONE DEL DOCU-FILM AUTOPRODOTTO “SAN BASILIO, STORIE DE ROMA”

Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=vikXxZQD94Y

 

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L’8 Settembre di quest’anno ricorrerà il 42° anniversario della morte di Fabrizio Ceruso, 19enne di Tivoli accorso a San Basilio per supportare la lotta per la casa degli abitanti del quartiere.

Nei primi giorni di settembre del 1974 a S. Basilio la polizia interviene per sgomberare 150 famiglie che da più di un anno avevano occupato alcuni appartamenti IACP in via Montecarotto e via Fabriano. Il quartiere vive giorni di dura resistenza dagli assalti delle forze dell’ ordine, durante i quali, l’8 settembre, Fabrizio viene ucciso dal fuoco della polizia.

Da tre anni il progetto “San Basilio, storie de Roma”, composto da varie realtà sociali della zona, sta riattualizzando la storia del quartiere e di quelle giornate, cercando di renderli patrimonio di San Basilio e non solo. Gli avvenimenti del settembre ’74 sono parte di una memoria da far rivivere non come rito di consuetudine, ma come interpretazione e organizzazione di una comunità di fronte a bisogni, problemi e contraddizioni più che mai attuali come quello della casa.

Lo sfruttamento dei territori e dei quartieri segue un filo che da allora arriva ad oggi, dove in nome dei profitti di pochi si continuano a sfruttare coloro che combattono quotidianamente per la sopravvivenza. Come 42 anni fa, molte persone decidono di alzare la testa e di riprendersi ciò che viene sottratto in nome della rendita e della speculazione edilizia: solo chi vive un territorio può determinare la dignità della propria vita.

Ed è proprio da qui che si svilupperà la commemorazione di quest’anno: la figura di Fabrizio come patrimonio di tutte le realtà, i movimenti, i singoli che ogni giorno lottano per un’esistenza degna, in particolar modo quelli che, come nelle giornate del ’74, si battono per il diritto alla casa e la difesa del territorio.

 

Progetto “San Basilio, storie de Roma”

Nodo Territoriale Tiburtina

 

info e contatti:

http://www.progettosanbasilio.org

progettosanbasilio@inventati.org

17/18/19 Giugno Grande Festa del Mammut 2.0

17/18/19 Giugno Grande festa del Mammut 2.0

 
Il Comitato Mammut vi invita alla seconda edizione della festa popolare al campo riqualificato di Via Pio Briziarelli!

Ad un anno dalla nascita del Comitato, vogliamo festeggiare insieme al quartiere le attività svolte ed i progetti futuri. Rispondiamo all’ abbandono lasciato da amministrazioni e speculatori con socialità e cultura dal basso, 100% autofinanziata, 100% autogestita !

PROGRAMMA:

VENERDI’ 17

ORE 16:00: APERTURA DELLA FESTA ED INIZIO TORNEO DI CALCIO DELLE CONTRADE, PALLAVOLO ED ATTIVITA’ PER GRANDI E PICCINI

ORE 20:00: CENA POPOLARE

ORE 21:30: BALLI DI GRUPPO CON TIZIANA E “BAILANDO CON ALLEGRIA” E MUSICA DAL VIVO

SABATO 18

ORE 16:00 : TORNEO DI CALCIO,PALLAVOLO ED ATTIVITA’ PER GRANDI E PICCINI

ORE 18:00 : CICLOPEDALATA PER LE STRADE DEL QUARTIERE

ORE 20:00 : CENA POPOLARE

ORE 21:30 : CONCERTO CON LA Pigneto Orkestra e le Nicoletta Salvi Menestrella Femminista

DOMENICA 19

ORE 16:00: FINALI DEI TORNEI

ORE 18:00: LABORATORI A CURA DEL “DOPOSCUOLA MAMMUT”

ORE 20:00: CENA POPOLARE

ORE 21:30: CONCERTO CUMBIERO CON I Los3saltos

Durante tutte le giornate punto ristoro, banchetti informativi sulle attività del Mammut e non solo, birra artigianale autoprodotta e tanto tanto altro

Sostieni, partecipa, diffondi!

 

CdQ Mammut

Uniti si vince

 

festa mammut GIUGNO web

Domenica 5/6 Street Jam 2016 Teaser

 

Domenica 5 Giugno

Street jam Hip Hop Rebibbia-Ponte Mammolo Teaser

 

dalle 13 Pranzo popolare a sostegno delle spese della Jam

a seguire dj set funk-reggae-hip hop fino al tramonto!

 

durante la giornata banchett informativi, serigrafia, iscrizioni al torneo e tanto altro

 

Per il terzo anno, un gruppo di ragazzi provenienti dagli spazi sociali della zona di nord-est di Roma organizza una jam hip-hop nei quartieri di Rebibbia-Ponte Mammolo. Nato come evento del Casale Alba 2, spazio occupato nel parco di Aguzzano, lo scorso anno si è evoluto trasformandosi in un punto di riferimento per i ragazzi dei quartieri interessati e non solo. La jam vuole essere uno squarcio di socialità, aggregazione e divertimento slegate dal consumo e dal grigiore della metropoli, dove tutti/e, attraverso una cultura ribelle che nasce dal basso come quella dell’hip hop,possano esprimersi e partecipare.

Quest’anno la jam si dividerà in due giornate e in due luoghi. La prima si svolgerà al campo riqualificato dal Comitato Mammut, in via Pio Briziarelli a Ponte Mammolo, realtà autorganizzata e autofinanziata nata in risposta ad alcune speculazioni avvenute nel quartiere. La seconda, invece, come di consueto si svolgerà al campetto da basket di via Leibniz, a Rebibbia.

Nell’arco delle due giornate ci sarà spazio per tutte le discipline dell’hip hop: nella prima writing, breaking, open mic; nella seconda basket e playground con dj set.

Invitiamo tutte le crew, i rappers, i writers, i breakers, gli amanti del basket e dell’hip hop che condividono questi intenti a partecipare e rendere viva la terza edizione della Street Jam!

 

Verso il 25-26 Giugno..

VIVI ED AMA LA STRADA!

 

Per info:

streetjamhiphop@gmail.com
www.casalealba2.org

 

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“Che succede nel quadrante tiburtino?” – Ciclo di iniziative a cura del Nodo Territoriale Tiburtina

 

Il Nodo Territoriale Tiburtina promuove nel mese di Aprile una serie di inziative dislocate nei quartieri delLA Tiburtina per denunciare le molte criticità di questo territorio e formulare delle proposte concrete.

Nel quadrante tiburtino, all’abbandono pressocchè totale delle amministrazioni comunali e municipali alcuni comitati rispondono dal basso con iniziative, azioni dirette a migliorare il territorio e monitoraggio di quelle attività “di palazzo” che sono sempre più lontane dalle esigenze dei quartieri. L’attuale periodo di campagna elettorale è emblematico di quante promesse mai mantenute vengano fatte nel teatrino partitico da coloro che, in maniera bipartisan, hanno amministrato finora Roma e il nostro Municipio conducendo le criticità ai livelli attuali.

In particolare, queste iniziative saranno incentrate sulle tematiche della vendita delle case popolari, della speculazione dei Punti Verde Qualità, della costruzione di una mega-antenna nei pressi della stazione Metro Ponte Mammolo, dei livelli di polveri sottili pm10 stabilmente al di sopra dei limiti per la salute, della privatizzazione del trasporto pubblico. Tematiche che, per incapacità o volontà politica, continuano a non trovare soluzione nè tantomeno coinvolgimento del territorio da parte istituzionale, facendo giungere a esasperazioni e degenerazioni interi quartieri.

Oltre al piano di denuncia, si discuteranno le prospettive concrete in relazione a ciascuna problematica e verrà presentata la proposta di un’estate tiburtina da costruire in maniera autonoma con comitati e realtà sociali del territorio per sopperire alla carenza di spazi di socialità e cultura.

 

Calendario:

 

Tiburtino III: mercoledì 13/4 h.17:30 @ via Grotta di Gregna

Pietralata: sabato 16/4 h.10:30 Largo di Pietralata

Ponte Mammolo: domenica 24/4 h.11:30 Via Briziarelli

San Basilio: giovedì 28 Aprile h.17:30 Piazzale Recanati

 

SUL QUADRANTE TIBURTINO DECIDONO GLI ABITANTI!

 

NodoTiburtina

Domenica 29/11 pulizia del Parco Cicogna e pranzo popolare a sostegno del CdQ Mammut

 

DOMENICA 29 NOVEMBRE
PULIZIA DEL PARCO CICOGNA E PRANZO POPOLARE A SOSTEGNO DEL CDQ MAMMUT
 
Il Casale Alba2, restituito all’uso pubblico e autogestito da un’assemblea di quartiere, promuove da tre anni la pulizia del Parco di Aguzzano ogni ultima domenica del mese. Questa settimana, per rafforzare il legame che ci lega non solo col Parco ma anche col territorio, la pulizia si sposterà al Parchetto di via Cicogna in collaborazione col CdQ Mammut! Il pranzo, invece, si svolgerà come sempre al Casale.
La pulizia del Parco, nel suo piccolo, può rappresentare un esempio concreto di partecipazione diretta degli abitanti dei quartieri limitrofi sia per attivarsi in prima persona nella tutela del parco e del proprio territorio, sia per denunciare con forza l’ennesima mancanza delle amministrazioni. Il noto sistema Mafia Capitale ha reso ancora più grave la situazione delle casse comunali, già ridotte per i vincoli imposti dalle politiche europee di austerità, generando quel buco di bilancio che ha poi prodotto la sospensione dei servizi ai quartieri, tra cui la manutenzione dei parchi pubblici, come quello di Aguzzano, dove da almeno un biennio l’erba viene tagliata una tantum (con annessi rischi incendiari), le panchine sono distrutte, gli attrezzi ginnici pericolanti, le insegne naturalistiche fatiscenti, le staccionate del fosso di S.Basilio un lontano ricordo, solo per citarne alcuni.
Queste mancanze del pubblico non devono, tuttavia, trarre in inganno e mostrare i privati come soluzione di efficacia: come dimostrano numerose vicende, Punti Verde Qualità su tutte in materia ambientale, il loro unico obiettivo è il profitto! Le esperienze di autogestione e attivazione dal basso possono invece agire in maniera efficace sul territorio proprio perchè, slegate dall’ interesse economico, hanno a cuore solo la salvaguardia del Parco. Un esempio ne è stata la realizzazione dei due ingressi di via Gina Mazza e via Casale San Basilio, in cui sono stati sistemati accessi prima degradati e pericolosi con un progetto autofinanziato da Alba 2 e alcuni abitanti delle zone limitrofe. Nel nostro quartiere si stanno moltiplicando realtà simili ( come ad es. il Comitato Mammut di Via Palombini) che riaprono alla collettività, a proprie spese, spazi dismessi e abbandonati, restituendo valore a ciò che era incuria e speculazione. Siamo stanchi delle solite promesse elettorali o dei comitati di affari che puntano solo al guadagno speculando sulle periferie e rubando il denaro pubblico: rivendichiamo la natura libera, pubblica e gratuita del Parco di Aguzzano e dei suoi casali, per cui già più volte, a partire dalla sua istituzione nel 1989,la gente dei quartieri vicini, e non solo, si è battuta.
Denunciamo l’abbandono in cui versa il Parco di Aguzzano e il quartiere, denunciamo l’assenza totale delle Amministrazioni per la salvaguardia ambientale, promuoviamo spazi di aggregazione e condivisione slegati dal profitto, promuoviamo azioni di partecipazione diretta come la pulizia del parco, promuoviamo Aguzzano, i suoi casali e i quartieri limitrofi come spazi liberi da speculazioni pubbliche e private!
SE NON LO FAI TU NESSUNO LO FARÀ PER TE!
mammutnovembreWEB