Centinaia di persone al Primo Maggio al Casale Alba 1


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Centinaia di persone hanno risposto all’appello lanciato dal Casale Alba 2 per un Primo Maggio contro ogni speculazione di Aguzzano e dei suoi Casali.

Continueremo la mobilitazione affinchè il Parco rimanga sempre pubblico e fruibile a tutti e tutte!

 

SU AGUZZANO E I SUOI CASALI NON SI SPECULA!

 

Assemblea per la tutela del Parco di Aguzzano – Casale Alba 2

Primo Maggio al Casale Alba 1

 

Voci nel quartiere affermano che la Cooperativa Artemisia avrebbe rinunciato all’affidamento del Casale Alba1, lasciando vuota la struttura.
In realtà questo Casale, in tutto questo tempo, è stato permanentemente chiuso e di sicuro non adibito alla sua funzione socioculturale, come invece definita nel piano d’assetto del Parco di Aguzzano.

Temiamo che questa nuova situazione possa scatenare sul Casale Alba1 appetiti speculativi, come purtroppo avviene per la generalità dei beni pubblici. Questi spazi sono sempre più preda di interessi privati che vedono occasioni di profitto, stravolgendo la fruibilità e la gratuità del verde sottratto al cemento selvaggio dei palazzinari, i veri governatori della nostra città.

La giustificazione è sempre la stessa: il deficit. Poichè gli enti pubblici non hanno risorse, non si trova di meglio che concedere i beni pubblici ai privati, rinunciando a qualsiasi forma di controllo. Ne risultano lucrosissimi affari per pochi, a spese di chi avrebbe diritto a godere di tali spazi gratuitamente.

E’ la disastrosa storia dei Punti Verdi Qualità, un affare in cui politici ed affaristi si sono spartiti somme enormi che ora pesano sul debito di Roma che tutti noi paghiamo. Una storia che continua con la proposta di riforma delle Legge sui Parchi, un’istituzionalizzazione su base nazionale del meccanismo dei Punti Verdi che rischia di compromettere per sempre, in nome del rendimento economico, la tutela delle aree verdi in Italia. Non fa eccezione Roma Natura, l’ente che gestisce molti parchi a Roma tra cui Aguzzano: un altro baraccone politico perfettamente su questa linea.

E’ necessario far capire a tutti costoro che intendiamo difendere il carattere pubblico, fruibile a tutti, non mercificato di Alba1 come di tutti gli altri casali e dell’interno Parco di Aguzzano!

Invitiamo dunque tutti i fruitori del Parco, gli abitanti del quartiere, coloro che credono nella necessità di spezzare il meccanismo che vede nella svendita dei patrimoni pubblici ai privati l’unica scelta possibile,

ad una giornata di lotta e di festa il Primo maggio all’anfiteatro del Casale Alba1

con musica dal vivo, balli e cibo dalla mattina al tramonto!

 

SU AGUZZANO E I SUOI CASALI NON SI SPECULA,

I PARCHI SONO DI CHI LI VIVE!

 

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Incontro pubblico del 19/4 sul Parco Cicogna: quali prospettive?

 

Il 19 aprile presso la scuola di via Palombini si è tenuto l’incontro con il quartiere, promosso dal Comitato Mammut, in merito all’installazione di attrezzature ludiche e ginniche presso il Parco Cicogna con un progetto del CONI. Tanti gli interventi nella discussione, tra cui abitanti del quartiere, insegnanti della scuola, il Casale Alba 2, la Commissione Ambiente del IV Municipio, Insieme per l’Aniene, esponenti di vari partiti.

L’Assemblea, pur ritenendo positiva l’opera di valorizzazione del parco, ha criticato il metodo decisionale e le contraddizioni di tale intervento. La logica del “pacchetto preconfezionato” ha escluso coloro che il parco lo vivono quotidianamente, rendendolo un progetto poco partecipato e aderente alle reali esigenze di questo territorio. E’ emerso chiaramente come, per un vero miglioramento della situazione del parco, non sia sufficiente la mera installazione degli attrezzi, ma occorra il contributo costante di tutti, a cominciare dagli abitanti e dalle realtà sociali del territorio, ma anche le istituzioni preposte come il Municipio, il Servizio Giardini, il Dipartimento del Patrimonio, l’ente gestionale Roma Natura.

Da anni quest’area è oggetto dell’intervento degli abitanti che faticosamente stanno cercando di renderlo uno spazio fruibile, riqualificando il campo di calcio prima abbandonato ed ora frequentato dai ragazzi del quartiere, organizzando concerti, proiezioni di film, momenti di socialità in un quartiere difficile e privo di un luogo simile. La collaborazione con la scuola adiacente al Parco Cicogna è un prezioso percorso che si sta tentando di portare avanti, come testimonia l’organizzazione dell’incontro proprio negli spazi della scuola, e che vede in quest’area un luogo dove concretizzare un reale cambiamento di questo territorio e dei suoi abitanti a partire dai più piccoli.

Per questo sono state valutate con molta diffidenza proposte che vedevano costituzioni di consorzi o bandi pubblici per la gestione che in tutti questi anni si sono dimostrate pratiche fallimentari e fonti di corruzione e devastazione ambientale.

La presidente della commissione ambiente ha informato che negli ultimi giorni sarebbero stati posti alcuni “vincoli paesaggistici” non meglio precisati all’installazione degli attrezzi da parte di Roma Natura. Non vorremmo che il vero “vincolo” sia l’avversità alla volontà di partecipazione che gli abitanti dimostrano quando si interviene nei loro territori.

Concretamente si è deciso di richiedere un sopralluogo congiunto con Municipio, CONI e Roma Natura al Parco Cicogna insieme agli abitanti così che si possano esporre chiaramente le proprie posizioni e prendere le proprie responsabilità. Il Comitato Mammut si prenderà cura di inviare questa richiesta formale, con la consapevolezza che per un buon esito della vicenda è indispensabile una partecipazione che vada ben oltre il comitato stesso. Si comunicherà l’esito di queste richieste e si proporranno altri momenti pubblici, affinchè il percorso di partecipazione avviato con l’inconto pubblico di mercoledì continui e sia il vero motore di questo progetto.

 

UNITI SI VINCE

Comitato di quartiere Mammut

19/4 Incontro con il quartiere: Che succede al Parco Cicogna?

 

L’assessore allo sport del IV Municipio ha comunicato al Comitato Mammut che il Parco Cicogna è stato scelto come area dove impiantare una serie di attrezzature ludico/ginniche con l’interessamento di un area di circa 2000 mq. La spesa si aggirerebbe intorno ai 150 mila Euro. Lo stanziamento complessivo è di 2.5 milioni di euro per l’intero comune di Roma, e le aree interessate sono una per ognuno dei 15 municipi comunali.
Le installazioni sono tutte uguali, il modulo è unico e per ogni area si tratta solo di decidere la disposizione delle strutture.
La motivazione fornita dall’assessore della scelta di questa area è stata che, oltre a non avere particolari vincoli, venisse così riconosciuto al Comitato Mammut un importante intervento volto alla riqualificazione de parco Cicogna e non solo.

CHI PAGA E CHI GESTISCE L’INTERVENTO

Il finanziamento  è del CONI ed è stato stanziato nel momento in cui era in campo l’ipotesi della candidatura di Roma come sede delle Olimpiadi 2024. Per tentare di superare le resistenze che si opponevano a tale candidatura, fu fatto un decreto legge che stanziava da subito questi soldi con l’obiettivo di dimostrare come le Olimpiadi non siano solo una straordinaria occasione di profitti per i soliti palazzinari ed il loro indotto, ma che invece alcune briciole sarebbero cadute nelle degradatissime periferie romane. Poi la candidatura è decaduta, ma il finanziamento è rimasto. Quindi la gestione è tutta del CONI che ha deciso quali attrezzature dovessero essere  acquistate, i metri quadri interessati, ecc. I municipi dovevano solo concordare quale dovesse essere  l’area e nulla di più. L’assessore  ha anche chiarito che da parte del Municipio non c’è un euro per interventi che affianchino questo progetto, come recinzioni, area cani, illuminazione,collegamento con la pista ciclabile del Parco dell’Aniene, collegamento con il campo Mammut.
Il CONI afferma che il progetto sarà completato entro il 2017, il municipio realisticamente indica il 2018 come possibile data di fine dei lavori.

CHE POSIZIONE HA IL COMITATO MAMMUT?

La scelta di quest’area per il progetto è sicuramente frutto dell’impegno di tante persone che con il Comitato Mammut da anni ne hanno fatto un punto centrale dell’intervento sul territorio, riqualificando il campo abbandonato , promuovendo tornei sportivi, l’arena cinematografica estiva, concerti, e soprattutto difendendola da speculazioni private.

Detto questo, il progetto sopra citato sicuramente presenta grossi limiti e contraddizioni:
1) Segue sempre la stessa logica degli interventi spot calati dall’alto, finalizzati al mostrarsi dei politici alle inaugurazioni, a movimenti di soldi senza un controllo ed un’indicazione popolare sulle reali necessità  dei territori. Se ci sono 150 mila euro da spendere su quell’area sicuramente possono essere impiegati meglio e con almeno un minimo di partecipazione di chi quel parco lo vive.
2) E’ inaccettabile che Comune e Municipio si tirino completamente fuori dalla gestione di questo progetto con il solito ritornello della mancanza di fondi. Il problema del degrado in quell’area non può risolversi solamente con l’installazione di alcuni attrezzi, ma servono altri interventi come quelli sopra accennati, se si vuole affrontare concretamente il problema.
3) Il rischio di questi interventi, troppe volte verificato nella pratica, è che in brevissimo tempo le attrezzature si deteriorino rapidamente diventando inutilizzabili e pericolose, diventando poi paradossalmente un problema la loro dismissione (l’esempio più vicino a noi sono le attrezature ginniche a P.le Hegel, nel Parco di Aguzzano, degradate e pericolose da pochi giorni dopo la loro installazione).
4) Infine, c’è il forte rischio che, con il pretesto di assicurare una manutenzione a queste aree, si ricorra alla concessione a privati di impiantarci attività economiche, stravolgendone il loro indirizzo pubblico e fruibile da tutti: i Punti Verde Qualità sono dimostrazione evidente di come le amministrazioni hanno voluto e continuano a voler gestire le aree verdi e non solo.

COSA FARE?

Il Comitato Mammut ritiene che la decisione di come porsi rispetto a questo intervento non riguardi solo il comitato stesso, ma debba coinvolgere tutti gli abitanti del circondario, i fruitori del parco, dai proprietari dei cani, ai ragazzi che sempre di più utilizzano il campo di calcio, dalla scuola che è adiacente all’area agli anziani che lo frequentano.
Non siamo quelli che diciamo no a tutto per partito preso, ma i problemi ci sono e si possono risolvere solo se riusciremo a far partecipare più persone possibile per imporre la realizzazione di uno spazio bello, funzionale, divertente,pulito e soprattutto pubblico, e non solo un intervento per far fare ai politici di turno la solita passerella propagandistica. Troppi gli esempi poco virtuosi, per usare un eufemismo, del passato, a partire dai Punti Verde Qualità. Perciò è necessario un controllo popolare, dal basso, per evitare clientelismi e speculazioni.

Per discutere insieme di tutto questo, il Comitato Mammut propone un incontro pubblico con il quartiere MERCOLEDì 19/4 alle ore 17 presso la Scuola Palombini, Via Giovanni Palombini 39

Uniti si vince
COMITATO DI QUARTIERE MAMMUT

comitatomammut.wordpress.com
comitatomammut@gmail.com
Fb: Comitato Mammut

assembleaA3WEB

Domenica 19/2 Secondo appuntamento di Economia

 

LOCANDINA_casale 19 febbraio DUE

Dai perdenti della globalizzazione alla bancarotta dell’euro passando per Marx, Sraffa e Keynes.
Lo scontro fra le grandi teorie economiche, gli arcani delle politiche di Draghi e il fallimento dell’Europa.

Questo libro si rivolge a chi in questi anni non ha accettato le spiegazioni convenzionali di una crisi devastante e l’idea che «siamo un Paese corrotto, fortuna che Europa ed euro ci fan rigare dritti». Da Adam Smith a Schäuble, l’ambizione del volume è di intrecciare la teoria economica alle drammatiche vicende della crisi europea, dell’euro, del declino del nostro Paese. Non basta prendersela col “neoliberismo”, le “banche malvagie”, la “finanza speculativa” o la “corruzione”. Si deve scavare nelle fondamenta della teoria convenzionale che è dietro le politiche monetarie e fiscali europee, la deregolamentazione finanziaria, lo smantellamento dei diritti sociali (le cosiddette “riforme strutturali”), il mercantilismo tedesco.

Muovendo dalle teorie di Sraffa e Keynes e dalla letteratura eterodossa, il volume mostra la debolezza di quelle fondamenta e la natura conservatrice della costruzione europea. Analisi economica critica e realismo politico ci suggeriscono che, sfortunatamente, un’“altra Europa” non è possibile in quanto le entità politiche e monetarie sovranazionali hanno un’insopprimibile impronta liberista, e sono funzionali a smantellare gli spazi nazionali in cui si esprime il conflitto sociale che, se regolato, è il sale della democrazia.

Pulizia e lavori nel Parco di Aguzzano 30/1


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31/12 Presidio sotto il carcere di Rebibbia

Il 31 dicembre Radio Onda Rossa e la Campagna pagine contro la tortura organizzano un presidio solidale sotto il carcere di Rebibbia per fare un saluto l’ultimo giorno dell’anno ai detenuti e alle detenute reclusi dietro quelle mura.

Come abbiamo evidenziato nel lavoro di ricerca sulle forme di detenzione (opuscolo scaricabile qui), è importante rompere il muro di silenzio tra il carcere e il mondo esterno, sempre più mondi distanti.

 

A Novembre, durante alcune brutali perquisizioni, anche le biblioteche del carcere sono state notevolmente danneggiate. Questa situazione si somma al blocco di libri, stampe e riviste in 41bis imposto da una circolare del DAP.

Portiamo solidarietà alle persone detenute, rompiamo il blocco!

Porta un libro, compra una scarceranda e dicci a chi vuoi inviarla in carcere.

Ore 10: presidio sonoro. Appuntamento a via Raffaele Majetti

angolo via Bartolo Longo

 

Ore 13: lenticchiata propiziatoria

 

Ore 13.30: alla sezione maschile

 

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Sabato 12/11 Apertura nuova sede del Comitato Mammut + Pranzo popolare

 

apertura nuova sede

 

+++++APERTURA NUOVA SEDE DEL COMITATO MAMMUT++++++

 

Programma:

SABATO 12 NOVEMBRE @ Nuova sede di via Pio Briziarelli

dalle 16 Presentazione attività, live painting, aperitivo musicale

DOMENICA 13 NOVEMBRE @ Casale Alba Due

dalle 13 Pranzo popolare a sostegno delle attività del Comitato

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A un anno e mezzo dalla sua nascita, il Comitato Mammut è lieto di inaugurare ed aprire al quartiere la sua nuova sede di via Pio Briziarelli!

Sulla scia del lavoro svolto al campo, anche quest’apertura và nella direzione di restituire al quartiere ciò che gli appartiene. In una periferia come Ponte Mammolo – Rebibbia, dove c’è totale mancanza di luoghi d’incontro, di socialità e di attività, anche dei piccoli spazi possono alimentare grandi speranze e trasformarsi in .punti di riferimento. Dopo il riconoscimento formale dell’attività del Comitato da parte del Consiglio Municipale lo scorso 12 Ottobre, rilanciamo e continuiamo con ciò che sappiamo fare meglio e che costituisce il vero motore delle nostre attività: partecipare dal basso per migliorare la nostra quotidianità, senza fondi, finanziamenti o apparentamenti politici.

La sede sarà uno spazio aperto a tutti e tutte gli abitanti del quartiere e non solo. All’inaugurazione presenteremo le prime attività, totalmente gratuite e senza scopo di lucro e/o reddito, che vi verranno svolte, come il doposcuola popolare, il cineforum, il punto informativo sulle case popolari, lo yoga e molto altro. Chiunque voglia proporre altre attività sarà libero di farlo!

Partecipa, condividi, diffondi!

 

CdQ Mammut
Uniti si vince