VILLA TIBURTINA RIAPRIRA’… E ADESSO?

VILLA TIBURTINA RIAPRIRA’… E ADESSO?
A Maggio 2025 è fissata la “fine lavori” per la ristrutturazione edilizia di Villa Tiburtina. Dopo anni di mobilitazione, questo primo, importante risultato è stato raggiunto. Villa Tiburtina è inserita all’interno della lista di circa 1.000 Case di Comunità (CdC), finanziate con risorse PNRR, che dovrebbero essere completate entro il 2026. Queste strutture dovrebbero essere un punto di riferimento per la cittadinanza e rappresentano “il modello organizzativo dell’assistenza di prossimità per la popolazione di riferimento”.
Purtroppo, come spesso accade, la realtà è diversa dalle aspettative. Delle 1000 previste, poco più di 300 strutture sono già attive, peraltro ben lontane dal rappresentare quel cambiamento radicale dell’assistenza di prossimità promessa in tutti i documenti ufficiali.
Fin dall’inizio della vertenza per la riapertura di un polo sanitario pubblico a Rebibbia-Ponte Mammolo, Villa Tiburtina è stata un prototipo, un esperimento del coinvolgimento degli abitanti di un territorio nella pianificazione socio-sanitaria. Lo Sportello Sanitario Mammut da tre anni prova a fare da collante tra i vari attori in campo, specialmente il IV Municipio e la ASL Rm 2, per creare un dialogo tra istituzioni che non solo possono, ma devono, interloquire su materie così importanti.
Crediamo sia arrivato il momento di allargare questo esperimento e renderlo un modello, un progetto pilota: creare un microdistretto per la pianificazione socio-sanitaria che abbracci i quartieri di Rebibbia, Ponte Mammolo, Casal dé Pazzi e comprenda tra le 25.000 e le 30.000 persone. Un’entità amministrativa più piccola di un municipio, che possa garantire una vera pianificazione partecipata dei servizi socio-sanitari di prossimità coinvolgendo tutto il territorio.
Per entrare nel merito della proposta, che comprende anche l’attivazione di un consultorio territoriale, vi invitiamo a un’assemblea pubblica di presentazione. Diamo le gambe alla sanità pubblica di prossimità, costruiamo il futuro dei nostri quartieri!
Sabato 15 marzo alle ore 11
Assemblea Pubblica di fronte ai “negozietti” di via Giovanni Palombini 15
@la chiocciolina odv
@nuova generazione natura
Cdq Kant Nomentana
Azzurra 86
Roma No Profit
Centro Anziani Ponte Mammolo
Scuola Palenco Liberata – Movimento per il Diritto all’Abitare

‼️Venerdì 21 marzo: Lucio Leoni x Casalive ‼️

Pensavate di salvarvi ‘sto mese? E invece il 21 c’è Casalive!
Cena popolare, birra artigianale e live concert con una vecchia conoscenza… Lucio Leoni live duo torna al Parco d Aguzzano dopo 5 anni!
Ce stai ancora a pensà?!?
h.20:30 Cena sociale
h.21:30 Lucio Leoni live duo
🔴 INGRESSO GRATUITO! 🔴
🎷Are u ready Casaliverz?!?
Lucio Leoni nasce a Roma nel 1981 e lì ci rimane, fatta eccezione per una parentesi statunitense. Inizia il suo percorso musicale tra band indie e sperimentazione elettronica. Laureato in Scienze dello Spettacolo e Musica Elettronica, fonda il Monkey Studio e si afferma come sound engineer. Dal 2015 pubblica album da solista, ottenendo ampio consenso con lavori come Lorem Ipsum e Il Lupo Cattivo. La sua musica unisce teatro, ironia e impegno sociale, conquistando pubblico e critica. Nel 2020 rilascia il progetto Dove Sei, confermandosi tra le voci più originali della scena italiana. Ha realizzato diversi live set in apertura ai concerti di artisti come The Zen Circus, Tre allegri ragazzi morti, Motta, Edda, Giovanni Truppi, Giorgio Canali, Frankie Hi-Nrg Mc.

📷 FOTOGRAFATÉ – La sala da tè del Laboratorio di fotografia FuoriFuoco presenta TINA MODOTTI 🫖

📷 FOTOGRAFATÉ – La sala da tè del Laboratorio di fotografia FuoriFuoco presenta TINA MODOTTI 🫖
👉🏻 Che cos’è Fotografatè?
Un appuntamento fisso (con cadenza mensile) organizzato dal laboratorio di fotografia FuoriFuoco. Prendendo ispirazione da un bel progetto avviato qualche tempo fa, quello della sala da tè, abbiamo deciso di ritirare fuori tazze e teiere per accompagnare la proiezione di un film o un documentario a tema fotografico. Cosa c’è di meglio del tè (e non solo), dolci, chiacchiere e tanta allegria per riscaldarci dal freddo e combattere la noia della domenica pomeriggio?
Questo mese parleremo di Tina Modotti. La storia di una donna unica e poliedrica, che ha dedicato la sua vita a due grandi passioni: arte e rivoluzione. Grazie allo zio Pietro Modotti si appassiona al mondo della fotografia, lo stesso dedica molto tempo ad insegnarle l’uso della macchina fotografica per esprimere emozioni ed immortalare delle situazioni che sappiano da sole raccontare quello che chi fa lo scatto vuole raccontare. Nel mondo della fotografia il suo nome è legato a doppio filo a quello del fotografo Edward Weston, di cui fu modella, musa e amante, divenendo una fotografa di fama mondiale. Iniziato ad Udine, il suo percorso umano ed artistico la portò a Los Angeles, Hollywood, San Francisco, Cittá del Messico, Spagna e Russia. Lo spirito creativo e la dedizione al partito comunista furono la molla che la spinse a spostarsi da un paese all’altro, incrociando il suo cammino con personaggi del calibro di Diego Rivera, Robert Capa, Ernest Hemingway, Pablo Neruda, Frida Khalo e Jon Dos Passos.
«Ogni volta che si usano le parole “arte” o “artista” in relazione ai miei lavori fotografici, avverto una sensazione sgradevole dovuta senza dubbio al cattivo impiego che si fa di tali termini. Mi considero una fotografa, e niente altro.».
✅Domenica 16 marzo
🫖 Dalle 17:00 Sala da tè
🎞️ A seguire, ore 17:30 Proiezione di “Tina Modotti – maestra della fotografia”, Regia di D. Marani, Italia (55′)
Vi aspettiamo! 🫖🍪🍵📷

🎭 Carnevale di quartiere 2025! 🎭

🎭 Carnevale di quartiere 2025! 🎭
🎉Domenica 2 marzo un pomeriggio di divertimento per bambine e bambini, per giovani e meno giovani! 🎊
🥳Maschere, giochi, cibo, bevande e tante sorprese…
✅ Prossimi appuntamenti:
– Domenica 16 febbraio h.11 @ Comitato Mammut -> Punta creativa con cartelloni, colori, stoffe, colla e fantasia
– venerdì 28 febbraio h.16 @ Scuola Palenco -> Appuntamento per bambini e bambine: costruiamo insieme maschere e costumi!
⏳Nei prossimi giorni il programma completo, stateje tuned!

🌈🦣🌈FESTA DELLE FESTE DEL DOPOSCUOLA MAMMUT 🌈🦣🌈

Domenica 15 dicembre alle ore 12 ti aspettiamo davanti al doposcuola per andare tuttə insieme a festeggiare la fine di questo 2024 al Casale Alba 2 @casalealba2
Per chi viene direttamente lì l’appuntamento è alle 13!
🍭 Giocheremo e mangeremo insieme per tutto il pomeriggio! 🍭
‼️‼️ _Se riesci, cucina qualcosa di tipico di casa tua!_ ‼️‼️
🎊 🎶 🎊 _Porta storie o canzoni o giochi (di quando eri bambin) che ti fanno sentire a casa!_ 🎊🎶🎊
🪅 Vi aspettiamo numerosə! 🪅
❣️🦣❣️ EVVIVA EVVIVA EVVIVA IL DOPOSCUOLA MAMMUT! ❣️🦣❣️

Prendersi cura dei caseggiati popolari

Prendersi cura dei caseggiati popolari.
Questa mattina abbiamo rimosso i materiali di risulta provenienti dalle cantine dei caseggiati di via Giovanni Palombini 12 e 24. Gli inquilini e il comitato hanno ripristinato le condizioni necessarie per calendarizzare interventi di manutenzione delle fognature e disinfestazioni.
Ringraziamo i consiglieri del IV Municipio e del Comune di Roma che si sono interessati alle problematiche di questo territorio.
Ci vediamo venerdì 20 dicembre alle 19 nel cortile di via Giovanni Palombini 12 per l’ultima riunione dell’anno, scambiarci gli auguri e fare il punto per l’anno nuovo.
INSIEME SI PARTECIPA, UNITI SI VINCE
CdQ Mammut

Quale dimensionamento?

Quale dimensionamento?
Nel pomeriggio del 23 dicembre, a poche ore dall’inizio del Giubileo della speranza, la Regione Lazio a guida Rocca ha approvato il Piano di Dimensionamento delle Istituzioni Scolastiche per l’anno 2025/2026. 23 scuole vengono chiamate in causa tra Roma e Provincia, tra cui la scuola del nostro quartiere, l’IC Palombini.
Lo diciamo da tempo, questo provvedimento è una manovra senza capo né coda. In quartieri come il nostro, ma anche a Pietralata, Casal Dè Pazzi, a Palestrina o a Civitavecchia, l’accorpamento di più istituti scolastici significa riduzione del personale amministrativo e dirigente, aumento del numero di studenti, diminuzione dei docenti e del personale ATA. Significa la progressiva compromissione della qualità dell’istruzione, l’aumento del rischio di dispersione scolastica, minori opportunità di progetti extrascolastici. Significa, in prospettiva, l’abbandono a sè stesse delle scuole di prossimità, la chiusura di poli vitali per la vita dei quartieri.
Intendiamoci, non ci facciamo illusioni. In oltre un anno di mobilitazioni, assemblee, iniziative, informazione al quartiere, percorsi condivisi con altri territori a rischio, abbiamo provato a sensibilizzare l’opinione pubblica, a cercare di mettere in guardia tutti gli attori in campo sui rischi e le conseguenze sui territori più deboli, mantenendo sempre una linea di totale contrarietà al dimensionamento. Siamo consapevoli che questa posizione non sia stata condivisa fino in fondo da altri soggetti politici e amministrazioni locali, che alla fine hanno servito su un piatto d’argento alla Regione la strada da percorrere nel IV Municipio. Non è stato fatto, a nessun livello, un confronto serio, trasparente, democratico, aperto agli abitanti, al personale delle scuole, ai genitori, sul provvedimento. Delle girandole della politica, come al solito, ne fanno le spese i territori più trascurati.
Adesso la bolla è esplosa e si grida allo scandalo. D’altronde, si sa, a giocare col fuoco si finisce col bruciarsi. E nel nostro Municipio ci troviamo con due accorpamenti scellerati, peraltro nello stesso quadrante. Leggiamo sui social e sui giornali polemiche relative ai numeri, ai plessi, alla qualità delle scuole. Noi ci tiriamo fuori da questo gioco al massacro e dal rimpallo di responsabilità. Continuiamo a sostenere che il dimensionamento sia un provvedimento scellerato in quanto tale, e non esistano criteri equi da poter applicare.
Prendiamo atto della decisione da parte della Regione Lazio, seguiremo il processo di attuazione nel nostro come negli altri territori, nella speranza di una maggiore informazione e condivisione. Una cosa è certa: non abbandoneremo la scuola del nostro quartiere a sé stessa, ci batteremo ogni giorno affinchè a Rebibbia-Ponte Mammolo continui a esistere un polo educativo locale che possa relazionarsi con il territorio circostante.
INSIEME SI PARTECIPA, UNITI SI VINCE
CdQ Mammut

🏥 Cosa bolle in pentola per la sanità pubblica? 🏥

💬 Cosa bolle in pentola per la sanità pubblica? 🏥
🌟 Medici di famiglia e case di comunità: una svolta possibile? 🌟
🔎 La proposta in discussione:
Da liberi professionisti a dipendenti pubblici del Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
Metà orario lavorativo destinato alle Case di Comunità per un’assistenza integrata e multidisciplinare.
Nuova specializzazione universitaria e contributi pensionistici all’INPS (non più all’EMPAM).
💥 Controversie:
Forza Italia e la FMGI (Federazione Medici di Famiglia) si oppongono all’internalizzazione.
Sindacati divisi: CGIL timidamente a favore, CISL contraria.
🏛️ Perché è importante:
L’integrazione dei medici di famiglia è essenziale per un’assistenza sanitaria di prossimità e per limitare la privatizzazione della sanità pubblica.
📍 Noi siamo per una sanità pubblica forte, con medici dipendenti del SSN, per garantire cure accessibili a tutti! ✊

Non può essere un caso

Non può essere un caso.
Il 4 gennaio scorso è morto un uomo di 48 anni padre di due bambine che si era recato al Pronto Soccorso di San Giovanni in Fiore, in provincia di Cosenza, per un malessere. Viste le condizioni cliniche era stato predisposto un trasferimento immediato all’ospedale di Cosenza ma, per mancanza di un ambulanza con medico a bordo, l’impossibilità di attivare l’elisoccorso per le condizioni metereologiche, sono passate diverse ore. Quando si è reso possibile era troppo tardi e Serafino Congi è morto durante il trasporto. Il suo corpo è stato riportato indietro.
Sgomberiamo subito il campo: qui la fatalità o la disgrazia non c’entrano niente. Le disparità regionali sulla sanità sono materia ben nota, e questo governo sta lavorando alacremente per approfondire queste disparità con l’autonomia differenziata. Ma non ci facciamo grandi illusioni. Quello che è successo, e sta succedendo sempre più spesso, non riguarda solo il Pronto Soccorso di qualche paese tra le montagne calabresi, ma vicende di questo genere accadono anche ad altre latitudini, a pochi passi da noi, o nelle grandi città del nord.
I funerali di Salvatore si sono trasformati spontaneamente in una manifestazione di circa 8000 persone, circa l’80 % dell’intera popolazione di San Giovanni in Fiore, che rivendicava apertamente il diritto alla salute. Diritto subordinato totalmente agli interessi economici di gruppi finanziari assicurativi, imprenditoriali senza scrupoli e politici faccendieri, molti dei quali sono direttamente al governo o in Parlamento e che attraversano trasversalmente i partiti. Sono loro che gestiscono le politiche sanitarie.
Nel nostro piccolo, quello che stiamo facendo con la campagna per la riapertura di Villa Tiburtina e con l’attività dello Sportello Sanitario in quartiere è proprio provare a ribaltare questo paradigma, partendo dal nostro quartiere.
Alla famiglia di Serafino e a tutta la comunità di San Giovanni in Fiore và il nostro abbraccio e la nostra solidarietà.
NON C’E’ SALUTE SE NON E’ DI TUTT@
Riapriamo Villa Tiburtina