DA VIA VISSO NON CE NE ANDIAMO!

 

Da qualche giorno i ragazzi del Centro di Accoglienza di via Visso, sulla Tiburtina, stanno esprimendo un netto no al loro trasferimento coatto verso Casale San Nicola, tristemente noto alle cronache per i fatti avvenuti nella giornata di venerdì. Ci teniamo a far sapere la verità sul loro conto e a supportare le loro ragioni, sia per l’infame gestione che si continua a perpetrare nei confronti dei migranti, sia per il profondo legame che ci lega ai ragazzi grazie al corso di italiano e altre attività che frequentano da quasi un anno. Invitiamo tutti e tutte a passare al presidio istituito nei pressi del Centro e portare solidarietà alla loro lotta!

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Di seguito riportiamo la lettera aperta scritta dai ragazzi e il comunicato sui fatti di questi giorni:

Vogliamo Pace e Giustizia

Spettabili signori e signore,

é un grande piacere e onore per noi scrivervi cosa ci affligge.

Crediamo che ci possiate sinceramente aiutare a raggiungere Pace e Giustizia.

Innanzitutto, noi siamo qua per cercare asilo internazionale: questo è quanto ci è stato promesso.

Nel posto in cui ci vogliono portare, invece, c’ è stata una manifestazione contro i migrant in questi giorni. C’ è seriamente il rischio che lì qualcuno ci possa ferire gravemente o addirittura uccidere.

Non possiamo e non vogliamo andare in un posto in cui la nostra vita è messa in pericolo.
Ognuno di noi ha seri problemi nel proprio paese di origine: alcuni sono stati imprigionati, altri minacciati di morte.

Inoltre, ci era stato detto che prima avremmo avuto la nostra commissione (il colloquio per ottenere l’ asilo) e dopo ci avrebbero trasferito. Invece non abbiamo ancora avuto la commissione e ora loro vogliono spostarci in un altro posto.

Noi non ci trasferiremo senza aver avuto la commissione.

Chiediamo a tutta la comunità di aiutarci a risolvere questo problema.

I ragazzi del Centro di via Visso

 

 

COMUNICATO SUI FATTI DI CASALE SAN NICOLA E VIA VISSO

Ci risiamo. La storia, purtroppo, si ripete, e ci troviamo oggi ad affrontare l’ennesimo sopruso sulla pelle dei migranti a meno di due mesi di distanza dallo sgombero di Ponte Mammolo, l’ultimo grave episodio nel quadrante tiburtino in materia di “accoglienza”.
La “rivolta” di Casale San Nicola ha, infatti, una genesi molto più ampia e articolata di quanto non sia apparso nel solito circo mediatico che, dolosamente, continua a mettere al centro della narrazione solo la parte utile a fomentare la xenofobia e l’odio razziale. Protagonisti della vicenda le amministrazioni e i soliti “comitati” di quartiere, strumentalizzati da razzisti e fascistoidi vari per soffiare sul fuoco dell’emergenza e dirottare sull’immigrato cariche di rabbia altrimenti pericolose per il potere costituito.
Ma andiamo con ordine. A settembre 2014 sbarcano in Sicilia, tra le migliaia di altri, 60 ragazzi provenienti da Gambia, Senegal, Mali. Dopo pochi giorni di permanenza nei centri locali vengono trasferiti a Roma, insieme a un gruppo di pakistani e bengalesi, in una struttura a via Visso, sulla Tiburtina, dove sarebbero dovuti rimanere temporaneamente fino al colloquio con la Commissione giudicante lo status di rifugiato. La data di tale colloquio, tuttavia, rimane vaga per lunghi mesi, durante i quali i ragazzi iniziano a vivere attivamente il territorio in cui sono inseriti: chi lavorando, chi iscrivendosi a scuola, chi frequentando gli spazi sociali del quartiere attraverso corsi di italiano e altre attività. Lentamente iniziano a fare comunità, a integrarsi tra loro e con l’esterno, a uscire sempre più dal ghetto che viene costruito intorno alla figura del migrante.
Nel frattempo, a maggio inizia a circolare la voce che verrà aperto un nuovo centro di accoglienza sulla Cassia, all’incrocio tra La Storta e la Braccianese. Sull’onda di quanto già successo a Tor Sapienza subito si attivano gli abitanti del quartiere che, fomentati da Casapound e le solite destre romane, occupano simbolicamente l’ex scuola che dovrebbe ospitare il centro e istituiscono un presidio permanente di protesta.
Pochi giorni fa, le due vicene si sono intrecciate in un disegno che ha ben poco di casuale. Ai ragazzi di via Visso viene comunicato, con sole 48 ore di anticipo, lo spostamento nell’edificio in questione, a decine di chilometri da dove hanno iniziato, tra mille difficoltà, a crearsi un’esistenza minimamente dignitosa. La motivazione ufficiale, peraltro tenuta nascosta fino all’ultimo, è il cambio di cooperative nell’appalto per l’accoglienza dei ragazzi, nell’ambito della riorganizzazione seguita a Mafia Capitale e al rapporto del prefetto Gabrielli. Da subito i ragazzi, che dunque dovrebbero essere spostati come pacchi postali senza minimamente essere interpellati, esprimono la ferma volontà di non volersi muovere verso la nuova collocazione, non volendo rinunciare ai percorsi già avviati e rifiutando di essere pedine di un meccanismo che trae profitto dalla loro deportazione. Tuttavia, la condizione di ricatto in cui versano a causa della richiesta d’asilo, un vero e proprio “limbo” giuridico, non consente loro di agire liberamente, poiché qualsiasi comportamento anche solo ai limiti della legalità potrebbe compromettere la richiesta stessa.
Accade così che la mattina di venerdì, sotto la minaccia di pregiudicare il parere della commissione d’asilo e di non ricevere più il “pocket money” e i pasti, il primo gruppo di ragazzi accetta a malincuore di andare a Casale San Nicola. Al loro arrivo trovano ad attenderli un centinaio tra residenti e fascisti inferociti, che tentano di opporsi fisicamente al passaggio del pullman dando vita ad un comico teatrino con le forze dell’ordine. Da qui inizia la narrazione tossica dei mass-media che, in un gioco delle parti già visto, trasformano la protesta, per quanto veemente, di qualche decina di persone in un evento di respiro nazionale con scontri e feriti.
E’ ormai evidente che non si tratta di casi isolati o di episodi di cronaca ordinaria, ma di strumenti che mirano a contrapporre soggetti vittime dello stesso sistema di sfruttamento quotidiano come i migranti e gli abitanti delle periferie. Nel solo quadrante tiburtino esistono decine di Centri SPRAR, CPT, CARA dove centinaia di persone vivono assiepate per mesi o anni senza un briciolo di prospettiva, incastrati nei meccanismi dello status di rifugiato, della richiesta d’asilo, di procedure europee che hanno il sapore di un lavaggio d’immagine rispetto agli interventi imperialisti che manu militari l’Occidente continua a perpetrare nei Paesi di provenienza dei profughi. L’unica risposta delle amministrazioni a un flusso migratorio sempre più imponente sembra essere quella che stiamo vedendo a Ponte Mammolo prima e a via Visso poi, con l’intento di trattare i migranti unicamente come problema di ordine pubblico finalizzato al mantenimento dell’emergenza e, dunque, alla speculazione su di essa da parte del sodalizio governanti-cooperative.
Per denunciare tutto questo abbiamo dunque deciso di dare vita a un presidio permanente diurno nei pressi del Centro, a cui invitiamo tutti e tutte a passare, affinchè i ragazzi abbiano la possibilità di comunicare le loro ragioni e smascherare l’enorme quantità di bugie dette a loro insaputa.

NON CI CASCHIAMO PIU’: IL VERO DEGRADO SONO POLITICI E AFFARISTI CHE SPECULANO SULLA PELLE DEI MIGRANTI E DEI QUARTIERI!

Presidio Solidale Via Visso

 

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Programmazione ArenaCinema Luglio

 

Per tutta l’estate, come negli ultimi due anni, continua il progetto di

regalare un cinema popolare ai nostri quartieri.. L’estate romana

ce la facciamo da soli, al centro della periferia!

 

 

Tutti i lunedì e giovedì di luglio e agosto:

ore 20 cena sociale

ore 21 e 30 proiezione

Ar cinema senz pagà er bijetto!

 

Programmazione Luglio:

REGALIAMOCI UN CINEMA PER LUGLIO 2015 A5 REGALIAMOCI UN CINEMA PER LUGLIO 2015

 

–> GIOVEDI 2 LUGLIO °°°°

NOI E LA GIULIA  di Edoardo Leo  (ITALIA 2015) Commediadur. 115 min.

 

<<>> LUNEDI 6 LUGLIO °°°°

Ogni cosa è illuminata Liev Schreiber  (USA 2005) Avventura dur. 100 min.

 

–> GIOVEDI 9 LUGLIO °°°°

MIRACOLO A LE HAVRE di Aki Kaurismäki.(FINLANDIA 2011) Drammaticodur. 93 min.

 

<<>> LUNEDI 13 LUGLIO °°°°

Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve di Felix Herngren

(SVEZIA 2013) Avventura dur. 105 min.

 

–> GIOVEDI 16 LUGLIO °°°°

SE DIO VUOLE di Edoardo Falcon (ITALIA 2015) Commedia dur. 87 min.

 

<<>> LUNEDI 20 LUGLIO °°°°

BANANA di Andrea Jublin (ITALIA 2015) Commedia dur. 90 min.

 

–> GIOVEDI 23 LUGLIO °°°°

CYCLO di Anh-Hung Tran (VIETNAM 1995)Drammatico dur. 120 min.

 

<<>> LUNEDI 20 LUGLIO °°°°

Rosso come il cielo di Cristiano Bortone (ITALIA 2005)

Drammatico dur. 96 min.

 

–> GIOVEDI 30 LUGLIO °°°°

LA FEBBRE di Alessandro D’Alatri (ITALIA 2005) Commedia dur. 108 min.

Domenica 28 giugno Pulizia del Parco

 

Domenica 28 Giugno

 

ore 10 Appuntamento al Casale per la pulizia del parco

 

ore 13 Pranzo popolare al Casale

 

Partecipazione diretta: sociale , culturale, ambientale …

… ovvero quello che non fanno le Amministrazioni

Il Casale Alba2  restituito ai quartieri e all’uso pubblico, così come stabilito dal piano di assetto del 1995, promuove da tre anni la pulizia del Parco di Aguzzano ogni ultima domenica del mese.

Come Assemblea per la tutela del Parco di Aguzzano , in sintonia con le altre realtà territoriali che condividono le nostre stesse finalità sociali, crediamo che la pulizia del Parco possa rappresentare un esempio concreto di partecipazione diretta degli abitanti , delle associazioni e dei comitati dei quartieri limitrofi sia nella tutela del parco e del proprio territorio, sia nell’attivazione e fruizione delle molteplici attività socio/culturali basate su un libero scambio di saperi e competenze e nella conseguente gratuità delle stesse. Tutto ciò in contrapposizione alle politiche territoriali attuali dove impera la logica dei PVQ (Punti Verdi Qualità),  dei PVI (Punti Verde Infanzia) e dei prossimi PVR (Punti Verde Ristoro) che erodono spazi pubblici e gratuiti che vengono sostituiti con spazi privati e a pagamento dove viene avvantaggiato il profitto privato e non la valorizzazione delle aree verdi. Questa politica ha dissanguato le casse comunali che, per i noti fatti di “mafia capitale”, hanno  sperperato il patrimonio pubblico sovvenzionando progetti assolutamente in odore di malaffare, non ecocompatibili e non ecosostenibili, generando quel buco nel bilancio che ha poi prodotto poi il balck out nella erogazione dei servizi ai quartieri come ad es. la mancata manutenzione dei parchi pubblici, come quello di Aguzzano, dove da almeno un biennio non viene più tagliata l’erba, dove le panchine sono distrutte o pericolanti, dove gli attrezzi ginnici sono divenuti un pericolo piuttosto che una risorsa, dove le insegne sulla flora, sulla fauna e sulla educazione ambientale sono fatiscenti o a marcire, dove le staccionate del fosso di S.Basilio sono un lontano ricordo, dove gli incendi trovano terreno fertile nella scarsa manutenzione e nel degrado.

Non crediamo di rappresentare una esperienza unica nel suo genere, nel nostro municipio altri comitati e associazioni (ad es. il Comitato Mammut di Via Palombini) hanno recuperato e restituito alla collettività, a proprie spese, spazi dismessi e abbandonati o nelle mire del solito PVQ e ridato valore a ciò che era degrado, incuria e malaffare.

Rivendichiamo allora la libera e gratuita accessibilità e fruizione del Parco di Aguzzano e delle sue strutture (casali), rivendichiamo che questi “centri della partecipazione” gestiti da persone, comitati, associazioni vengano estesi su tutto il territorio municipale e comunale, affinché si realizzi quella godibilità sociale degli spazi verdi e dei parchi che porterà a una migliore qualità di vita nelle nostre periferie e una maggiore sensibilità verso la tutela delle aree verdi e del territorio in cui viviamo .

Denunciamo l’abbandono in cui versa il Parco di Aguzzano, denunciamo l’assenza totale delle Amministrazioni per la tutela e salvaguardia ambientale, denunciamo la mancata manutenzione del Parco e al contrario lo sperpero di denaro pubblico a favore di progetti non compatibili con i parchi, promuoviamo azioni di partecipazione diretta (come la pulizia) ma altresì promuoviamo azioni di protesta nelle sedi amministrative, promuoviamo azioni di informazione, denuncia, controinformazione, sensibilizzazione,  partecipazione e confronto con i quartieri e le altre realtà in lotta.

Partecipazione diretta … non  aspettiamo che la facciano gli altri

 … la lotta comincia già da qui.

Locandina Pulizia 28 Giugno

20 / 21 Giugno 2015 STREET JAM HIP HOP REBIBBIA & CASAL DE’ PAZZI Vol.2

 

Dopo il grande successo dello scorso anno torna la jam hip hop di strada! Costruita e organizzata da diverse realtà e ragazzi del quartiere, la jam vuole essere uno squarcio di socialità, aggregazione e divertimento slegate dal consumo e dal grigiore della metropoli, dove tutti/e, attraverso una cultura ribelle che nasce dal basso come quella dell’hip hop,possano esprimersi e partecipare… Perchè le strade e i quartieri sono di chi li vive!

Autofinanziata, autogestita, gratuita, popolare, senza fini di lucro

Sabato 20 / 6 @ Piazzale Hegel (Viale Marx):

dalle 17

Writing

Open Mic

Breaking corner

Parkour Park a cura di Innheartz

Dj set by Luca Pauselli aka “ELLE”
SoundCloud: https://soundcloud.com/ellel993

dalle 22 Concerto Rap

LINE UP: ( In Aggiornamento)

Laboratorio Hip Hop Meticcio Stay Real

TGB Formazione Vilipendio

– Raidclickerz ( Johnny TheWorst & Dbear aka Street Samurai

19Ace ( Direttamente da Napoli)

Prima Faccio Dopo Brucio PFDB

Esplosione Plastica

– NCS Crew

Red Lights Ent.

Mattune

Rapthem

– Fire Mic

– Deva

Domenica 21/6 @ Campetto di Via Leibniz

Torneo di basket 3vs3 Aguzzano Streetball
(iscrizione gratuita)

Playground con dj set e open mic con

187 Klan e Falla Grossa Crew

Durante tutte le giornate punto ristoro, birra autoprodotta, serigrafia, banchetti informativi e tanto altro

Per info e iscrizioni al torneo: aguzzanostreetball@hotmail.com
www.casalealba2.org

VIVI ED AMA LA STRADA!

 

Jam2015

PRIMA FESTA POPOLARE DEL COMITATO MAMMUT – 12/13/14 GIUGNO 2015

 

12/13/14 GIUGNO 2015

PRIMA FESTA POPOLARE DEL COMITATO MAMMUT
al campo di via Briziarelli riqualificato autonomamente dal comitato

Dal basso contro degrado e speculazioni, i quartieri sono di chi li vive!

PROGRAMMA:

VENERDì 12

h. 17 FISCHIO D’INIZIO DEL TORNEO DI CALCIO POPOLARE PER BAMBINI
(info e iscrizioni, ovviamente gratuite, qui o a comitatomammut@gmail.com o alla sala riunioni del lotto 24)

dalle 18 Laboratorio hip hop & reggae
h. 20 Cena popolare

h. 21 Musica dal vivo

SABATO 13

Dalle 10 giro per il quartiere

h. 11 giochi popolari (corsa coi sacchi, tiro alla fune ecc.)

h. 13 Pranzo con panini, insalate e macedonie

h. 16 Seconda giornata del torneo

h. 18 ASSEMBLEA PUBBLICA

h. 20 Cena popolare

h. 21 e 30 Musica dal vivo con l’orchestra del CIP e proiezioni

DOMENICA 14

Dalle 10 semifinali Torneo

h. 13 Pranzo Buffet freddo

h. 16 FINALI TORNEO

h. 18 Balli di gruppo col maestro Brichetto

h. 21 “La Romanità”, canti popolari con maestro Giancarletto

Durante tutte le giornate banchetti informativi, punto ristoro, murales con importanti artisti e tanto altro

CONDIVIDI, PARTECIPA, DIVERTITI!

Comitato di Quartiere “Il Mammut”

Cultura, Ambiente, Socialità, Sport, Lavoro

 

 

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Programmazione ArenaCinema Giugno – Torna l’Arena all’aperto!

 

REGALIAMOCI UN CINEMA!…  TUTTI  AL  CASALE  ALBA 2
Continua il progetto di regalare un cinema popolare ai nostri quartieri.

PROGRAMMAZIONE  DI   GIUGNO  2015

°°°°   GIOVEDI   4    GIUGNO   °°°°
UN TOCCO DI ZENZERO   di Tassos Boulmetis  (GRECIA  2003)
Drammatico     dur. 108 min.

°°°°   GIOVEDI   11   GIUGNO   °°°°
PROMISED LAND  di Gus Van Sant    (USA  2013)
Drammatico     dur. 106 min.

………  E RICOMINCIA L’ARENA !!!!!    (Tempo permettendo)

°°°°   LUNEDI   15   GIUGNO   °°°°
PRIMA TI SPOSO POI TI ROVINO  di John Noel  (USA 2003)
Commedia     dur. 100 min.

°°°°   GIOVEDI   18   GIUGNO   °°°°
PRIDE    di Mattew   Warchus   (GRAN BRETAGNA  2014)
Drammatico      dur. 120 min.

°°°°   LUNEDI   22   GIUGNO   °°°°
DRUGSTORE COWBOY di Gus Van Sant (USA  1989)
Drammatico             dur. 105 min.

°°°°   GIOVEDI   25   GIUGNO   °°°°
TRASH    di Stephen Daldry       (USA  2014)
Avventura         dur. 114 min.

PROIEZIONE ALLE ORE 21,30

 

Prima delle proiezioni empre cena popolare ore 20

 

 

 

 

 

LOCANDINA CINEMA GIUGNO 2015

Domenica 7 Giugno Iniziativa sui Punti Verde Qualità a Parco Feronia

Domenica 7 Giugno Iniziativa sui Punti Verde Qualità a Parco Feronia

Il progetto “Punti Verde Qualità” nasce da un accordo che dal 1995 fà parlare di sè per la scandalosa gestione dei fondi e degli spazi  pubblici portata avanti in maniera bipartisan dalle varie amministrazioni Rutelli, Veltroni, Alemanno ed ora Marino. I punti verdi, come afferma la delibera 169/95, sono concessioni comunali gratuite di aree verdi  ad imprese private della durata di 33 anni, per la progettazione e realizzazione di attività commerciali in cambio della manutenzione e “rivalorizzazione” dei siti. In 19 anni il Campidoglio ha firmato più di 350 milioni di euro di fideiussioni (garanzie) alle banche che hanno finanziato i progetti delle ditte, di cui più di 250 sono stati richiesti all’amministrazione per insolvenza dei privati. La situazione ad oggi è una fotografia che dice tutto: su 67 concessioni solo 17 sono “completate”, 9 in via di realizzazione, 16 in fase di progettazione e 20 bloccate in attesa di ricollocazione. Di queste 19 sono sotto inchiesta, con tanto di arresti degli architetti comunali Stefano Volpe e Maria Parisi e gli imprenditori Massimo Dolce e Marco Bernardini.

E’ inaccettabile che il Comune garantisca credito illimitato a soggetti che poi scaricano sulla comunità i costi dei loro profitti e, assumendo una veste di “proprietari” delle aree che gestiscono come Parco Feronia e molte altre nel nostro municipio (Parco Kolbe, San Basilio, Torraccia e Tiburtino Sud), credono di poter fare il loro comodo speculando sui soldi pubblici.

Domenica 7 giugno:

dalle 17 incontro-dibattito con i comitati locali contro i Punti Verde Qualità

dalle 19 apericena

 

Nodo Territoriale Tiburtina

 

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Domenica 7 Giugno “Che succede in Grecia?”

 

Domenica 7 Giugno “Che succede in Grecia?”

Ore 13,30   Pranzo popolare

Ore 15,30       Che succede in Grecia

Il governo greco guidato da Syriza si è impegnato a fermare l’austerità
e ad accrescere occupazione e giustizia sociale, obiettivi che si scontrano
con l’attuale contesto politico-⁠istituzionale europeo.
Ne parliamo con……

Argyrios Argiris Panagopous
Giornalista, rappresentante di Syriza in Italia

Introduce Sergio Cesaratto
Economista, Università di Siena

 

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Domenica 31 Maggio Pulizia del parco, pranzo a sostegno del Comitato Mammut e “Sensibilità Chimica Multipla: diagnosi, terapie,riconoscimenti”

 

Profumi, pesticidi, detersivi, farmaci, additivi alimentari, conservanti, mercurio dentale, campi elettromagnetici di cellulari, Wi-Fi, tablet, radar e antenne influenzano la nostra salute?

PROGRAMMA DOMENICA 31 MAGGIO 2015

 

ore 10:00  Pulizia del Parco

ore 13:00  Pranzo sociale a sostegno del Comitato di Quartiere Mammut

ore 16:00  “Sensibilità Chimica Multipla: diagnosi, terapie,riconoscimenti”presentazione a cura della Dott.ssa Francesca Romana Orlando, giornalista esperta di divulgazione scientifica, vice presidente di “AMICA” Associazione Malattie da Intolleranza Chimica Ambientale (www.infoamica.it)

ore 16:30  Interventi: Dott. Antonio Maria Pasciuto, medico, Presidente dell’Associazione “ASSIMAS” Ass. Medicina Ambientale Salute – Giulia Lo Pinto, Presidente “Associazione Amici della MCS” – Dott. Fiorenzo Marinelli, biologo, ricercatore del CNR di Bologna esperto in sindromi correlate all’elettrosensibilità e agli effetti non termici (cioè biologici) sui tessuti umani

ore 18:00 a seguire  Dibattito pubblico

SI PREGA DI NON UTILIZZARE TELEFONINI e DI NON USARE PROFUMI E COLONIE IN RISPETTO DELLE PERSONE INTOLLERANTI A TALI PRODOTTI.

NO TELEFONINI, NO SMARTPHONE NO PROFUMI

ASSEMBLEA TUTELA PARCO DI AGUZZANO – CASALE ALBA2

ingressi da Via Fermo Corni snc (Viale Galbani-Zona Casal de Pazzi) o da Via Gina Mazza snc (Quartiere Rebibbia) – Metro B Pontemammolo o Rebibbia – bus 341-350

Sgombero e macerie a Ponte Mammolo: di chi è la colpa?

 

La mattina dell’11 maggio polizia e ruspe sgomberano e abbattono la cosiddetta baraccopoli di via delle Messi D’Oro, nei pressi della stazione di Ponte Mammolo. Si tratta di un insediamento presente sul territorio da più di quindici anni, nato per sopperire alla mancanza già allora di politiche d’accoglienza degne, abitato da migranti africani, sudamericani e ucraini.

 

Una volta demolito l’insediamento, seppellendo anche documenti ed effetti personali sotto le le macerie, l’amministrazione ha predisposto un piano di sistemazione vergognoso, che prevede il trasferimento solo di una parte dei rifugiati nel centro Baobab, peraltro già al centro delle vicende di Mafia Capitale, assiepandoli in condizioni precarie persino nel cortile della struttura. Tutti gli altri,  transitanti, non censiti ed esclusi, sono rimasti all’addiaccio nella zona della metro, abbandonati a se stessi, senza cibo né acqua, in condizioni igienico-sanitarie scandalose. Non che nella baraccopoli ci fosse una situazione eccellente, ma sicuramente migliore rispetto a un marciapiede in mezzo alla strada. Sostanzialmente, una volta terminato il lavoro delle ruspe ed aver di fatto creato l’emergenza, nonostante le belle parole del Municipio e dell’Assessorato alle politiche sociali, le istituzioni se ne sono letteralmente lavate le mani, lasciando al caso e alla solidarietà di realtà sociali, associazioni e abitanti del quartiere la sopravvivenza degli sgomberati. Come se non bastasse, operatori attivi nell’insediamento hanno confermato la presenza di amianto nelle case nell’insediamento, sostanza mortale che è stata polverizzata e lasciata, insieme alle altre amcerie, in quella che è diventata una discarica a cielo aperto senza le minime precauzioni di sicurezza per lo smaltimento, nè alcun avviso agli abitanti.

 

Dopo parecchi giorni l’amministrazione e la il Ministero dell’Interno hanno preso impegni generici e senza garanzie, facendo il solito gioco scaricabarile in cui nessuno si è assunto la responsabilità di quanto avvenuto. La realtà è invece che le istituzioni sono più che responsabili a tutti i livelli: dalle guerre nei Paesi d’origine dei migranti alle migliaia di persone che muoiono in mare ogni giorno; dal business creato sull’accoglienza, di cui l’inchiesta Mafia Capitale è solo la punta dell’iceberg, alle condizioni insostenibili in cui i migranti sono costretti ad attendere il proprio destino. Ponte Mammolo è solo una delle tante di situazioni critiche: nel solo quadrante Tiburtino esistono decine di centri dove centinaia di migranti vivono assiepati per mesi o anni senza un briciolo di prospettiva, incastrati nei complessi meccanismi burocratici dell’accoglienza, della richiesta d’asilo, del transito o del permesso di soggiorno. L’unica risposta dei governanti, che non hanno la minima idea di come affrontare un flusso migratorio imponente, sarà, come dimostrato in questi giorni, quella di trattare un grave problema sociale come una questione di ordine pubblico, cercando di mettere in contrapposizione i territori e le periferie con coloro che hanno l’unica colpa di scappare da guerre e sofferenze.

Non ci caschiamo più, sappiamo bene di chi è la colpa: il vero degrado sono le schifose manovre delle istituzioni sulla pelle dei migranti, degli abitanti e dell’ambiente!   

 

 

Nodo Territoriale Tiburtina

nodoterritorialetiburtina@inventati.org

Fb: Nodo Territoriale Tiburtina

 

 

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