Domenica 3/1 CinemaInGenere presenta: “Fire”

 

Una famiglia di oggi a Nuova Delhi. Radha si divide tra la tavola calda gestita dal marito Ashok e il loro appartamento al piano di sopra, dove abitano anche la vecchia madre di Ashok, Biji, e il fratello di lui, Jatin. Al gruppo si unisce Sita, la giovane sposa di Jatin. Sita aiuta Radha in cucina e si occupa di Biji. Jatin ha come amante una ragazza cinese che lo ossessiona; Ashok e Rada sentono il peso di un matrimonio sterile che dura ormai da quindici anni; il servitore Mundu si diverte a scandalizzare Biji, guardando video porno presi sottobanco nel negozio di videocassette di Jatin. Sita, che ha carattere deciso e aperto, ha una profonda influenza su Radha, che è da lei incuriosita e affascinata. Trascurate dai rispettivi mariti, le due donne cominciano ad entrare in una confidenza sempre maggiore, che le porta ad avviare una relazione intima e affettuosa. Questa situazione viene per un po’ tenuta nascosta, ma un giorno viene scoperta e porta lo scompiglio all’interno del nucleo familiare. I due mariti devono misurarsi con donne dal carattere ormai cambiato e pronto a rischiare maggiormente sul piano personale e sociale.

 

 

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AVVISO: sospensioni attività per festività natalizie

 

Avvisiamo tutti i partecipanti e frequentatori del Casale che, per le festività natalizie, sono sospese tutte le attività, salvo diversa comunicazione dei responsabili dei laboratori, compresi i pranzi domenicali del 20 e del 27/12 e le proiezioni di giovedì 24 e 31/12.

Ci rivediamo dunque nel 2016, a partire da domenica 3 Gennaio, più carichi che mai!

 

Buone feste dal Casale Alba 2

12/13 Dicembre.. Tanti auguri Casale!

 

Sabato 12 e Domenica 13 Dicembre Gran festa del Casale
Non c’è due senza 3… anni di riappropriazione, autogestione, condivisione!
Era il 2 dicembre di 3 anni fa, un gruppo di abitanti dei quartieri limitrofi al Parco di Aguzzano riapriva il Casale Alba 2, da anni abbandonato e oggetto di mire speculative da parte degli affaristi di turno.
Da quel momento questo spazio, aperto a tutti, autogestito, autofinanziato, con i suoi mille difetti, problemi, contraddizioni, è stato tanto, dentro e fuori le sue mura.
Nella speranza che possa vivere altri mille di questi giorni e che possa continuamente crescere, migliorare, proteggere Aguzzano e dare voce alle lotte del quartiere, della città e di ogni parte del mondo..
Festeggiamo tutti/e insieme i 3 anni di vita del Casale!
Programma:
Venerdì 11/12    @   via Palombini
dalle 10 : piantumazione alberi e sistemazione ingresso campo via Briziarelli da Parco Cicogna insieme ai bambini della scuola “Palombini”
Sabato 12/12      @ Casale Alba 2
ore 14 Giro nel Parco con pulizia e sistemazione bacheche e panchine
ore 17 Laboratorio erboristico
ore 20 Gran cenone popolare
ore 22 Selezioni musicali Reggae, Funk, Hip Hop con i migliori Dj di Roma Est
Domenica 13/12        @  piazzale antistante museo Mammut (incrocio via Ciciliano – via Galbani),
                 se piove    @ Casale Alba 2
ore 11 Assemblea pubblica di confronto col territorio
ore 11 Giro dei murales del quartiere per grandi e piccini
ore 13 Pranzo popolare in collaborazione col Comitato Mammut
dalle 14 Musica dal vivo con: Swing orchestra
                                               Carlos Paz presenta: “D’amore e di lotta”
Durante le giornate banchetti informativi, serigrafia, autoproduzioni birraie ed erboristiche
TANTI AUGURI CASALE ALBA 2!
casalfiestWEB

Domenica 29/11 pulizia del Parco Cicogna e pranzo popolare a sostegno del CdQ Mammut

 

DOMENICA 29 NOVEMBRE
PULIZIA DEL PARCO CICOGNA E PRANZO POPOLARE A SOSTEGNO DEL CDQ MAMMUT
 
Il Casale Alba2, restituito all’uso pubblico e autogestito da un’assemblea di quartiere, promuove da tre anni la pulizia del Parco di Aguzzano ogni ultima domenica del mese. Questa settimana, per rafforzare il legame che ci lega non solo col Parco ma anche col territorio, la pulizia si sposterà al Parchetto di via Cicogna in collaborazione col CdQ Mammut! Il pranzo, invece, si svolgerà come sempre al Casale.
La pulizia del Parco, nel suo piccolo, può rappresentare un esempio concreto di partecipazione diretta degli abitanti dei quartieri limitrofi sia per attivarsi in prima persona nella tutela del parco e del proprio territorio, sia per denunciare con forza l’ennesima mancanza delle amministrazioni. Il noto sistema Mafia Capitale ha reso ancora più grave la situazione delle casse comunali, già ridotte per i vincoli imposti dalle politiche europee di austerità, generando quel buco di bilancio che ha poi prodotto la sospensione dei servizi ai quartieri, tra cui la manutenzione dei parchi pubblici, come quello di Aguzzano, dove da almeno un biennio l’erba viene tagliata una tantum (con annessi rischi incendiari), le panchine sono distrutte, gli attrezzi ginnici pericolanti, le insegne naturalistiche fatiscenti, le staccionate del fosso di S.Basilio un lontano ricordo, solo per citarne alcuni.
Queste mancanze del pubblico non devono, tuttavia, trarre in inganno e mostrare i privati come soluzione di efficacia: come dimostrano numerose vicende, Punti Verde Qualità su tutte in materia ambientale, il loro unico obiettivo è il profitto! Le esperienze di autogestione e attivazione dal basso possono invece agire in maniera efficace sul territorio proprio perchè, slegate dall’ interesse economico, hanno a cuore solo la salvaguardia del Parco. Un esempio ne è stata la realizzazione dei due ingressi di via Gina Mazza e via Casale San Basilio, in cui sono stati sistemati accessi prima degradati e pericolosi con un progetto autofinanziato da Alba 2 e alcuni abitanti delle zone limitrofe. Nel nostro quartiere si stanno moltiplicando realtà simili ( come ad es. il Comitato Mammut di Via Palombini) che riaprono alla collettività, a proprie spese, spazi dismessi e abbandonati, restituendo valore a ciò che era incuria e speculazione. Siamo stanchi delle solite promesse elettorali o dei comitati di affari che puntano solo al guadagno speculando sulle periferie e rubando il denaro pubblico: rivendichiamo la natura libera, pubblica e gratuita del Parco di Aguzzano e dei suoi casali, per cui già più volte, a partire dalla sua istituzione nel 1989,la gente dei quartieri vicini, e non solo, si è battuta.
Denunciamo l’abbandono in cui versa il Parco di Aguzzano e il quartiere, denunciamo l’assenza totale delle Amministrazioni per la salvaguardia ambientale, promuoviamo spazi di aggregazione e condivisione slegati dal profitto, promuoviamo azioni di partecipazione diretta come la pulizia del parco, promuoviamo Aguzzano, i suoi casali e i quartieri limitrofi come spazi liberi da speculazioni pubbliche e private!
SE NON LO FAI TU NESSUNO LO FARÀ PER TE!
mammutnovembreWEB

Sabato 21 novembre presentazione del libro : “Francesco Lorusso – Una storia di giustizia negata”

 

Sabato 21 Novembre h.18 Presentazione di un libro inchiesta su un momento cruciale del ’77: l’omicidio, a Bologna, di Francesco Lorusso,militante di Lotta Continua

con l’ autrice, Franca Menneas, e alcuni “testimoni” di quegli anni.

 

segue apericena dalle 20,30

 

 

Sulla falsa riga del Progetto San Basilio in cui, attraverso la memoria di Fabrizio Ceruso, si sta tentando di costruire un progetto storico-politico sul quartiere, Libriamoci presen.ta un libro-inchiesta su un episodio chiave degli anni ’70.

Pier Francesco Lorusso, è un ragazzo di 24 anni, studente di medicina e militante di Lotta continua. L’11 marzo 1977 viene ucciso da un colpo di pistola. È il primo e unico morto ammazzato a Bologna in scontri di piazza dai tempi della Liberazione e quel proiettile segna indelebilmente la città imprimendole una ferita ancora oggi non rimarginata.

Questo libro si propone di ricostruire la vita e la morte di quel ragazzo ucciso una mattina in cui i giovani del movimento del ’77 e le forze dell’ordine si affrontano nel pieno centro storico della città. Partendo da un’analisi della situazione storico-politica di Bologna a metà anni Settanta, si delineano due versanti. Uno è quello della contestazione studentesca e delle rivendicazioni dei “non garantiti”, attanagliati – allora come oggi – dalla crisi economica. L’altro è invece il Partito comunista al governo della città. L’11 Marzo ‘77 con la morte di Francesco si consuma una frattura che colpisce entrambi i fronti. In queste pagine, basate sull’incrocio di atti giudiziari e testimonianze dirette, si propone una ricostruzione corale intessuta da voci diverse, talvolta contrapposte. Sono le voci che, messe a confronto, restituiscono il ritratto del movimento del ’77 e scavano nell’omicidio Lorusso, andando alla ricerca delle ragioni per cui quel delitto è stato seguito da “mancato processo” e da una “giustizia negata”.

 

Lorusso