DOMENICA 15/4 Presentazione di “Non è lavoro, è sfruttamento” con l’autrice Marta Fana

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DOMENICA 15 APRILE

 

Dalle 13 pranzo popolare a sostegno dell’ASD Mammut – Ponte Mammolo

 

Dalle 16 presentazione del libro “Non è lavoro, è sfruttamento” con l’autrice Marta Fana

 

Abstract:

Dicevano: meno diritti, più crescita. Abbiamo solo meno diritti. La modernità paga a cottimo. Così dilaga il lavoro povero, spesso gratuito, la totale assenza di tutele e di stabilità lavorativa. È una condizione che coinvolge più di una generazione. Non più solo la generazione Erasmus e i Millennials, ai quali si è ripetuto il mantra dei giovani schizzinosi o emigranti per scelta. Ma anche le generazioni precedenti. Da troppo tempo si tace sulla perdita di diritti e sul crescente sfruttamento, la chiamano pace sociale. Ora è il momento di fare pulizia: il lavoro è la questione fondamentale del nostro tempo.

Giovani e meno giovani costretti a lavorare gratis, uomini e donne assuefatti alla logica della promessa di un lavoro pagato domani, lavoratori a 3 euro l’ora nel pubblico e nel privato: questa è la modernità che paga a cottimo. Sottoccupazione da un lato e ritmi di lavoro mortali dall’altro. Diritti negati dentro e fuori le aziende per quanti non vogliono cedere al ricatto. Storie di ordinario sfruttamento, legalizzato da vent’anni di flessibilizzazione del mercato del lavoro. Malgrado la retorica della flessibilità espansiva e del merito come ingredienti indispensabili alla crescita sia stata smentita dai fatti, il potere politico ha avallato le richieste delle imprese. Il risultato è stato una cornice legislativa e istituzionale che ha prodotto uno sfaldamento del mondo del lavoro: facchini, commesse, lavoratori dei call center, addetti alle pulizie in appalto procedono in ordine sparso, non sentono più di appartenere alla medesima comunità di destino.
Le inchieste di Marta Fana sul Jobs Act e la sua lettera al ministro Poletti, condivise da migliaia e migliaia di lettori, hanno portato alla luce la condizione del lavoro in Italia, imponendola all’attenzione pubblica come voce di un’intera generazione.

 

 

A proposito dell’ASD Mammut – Ponte Mammolo:

 

L’ASD Mammut Pontemammolo nasce il 22 Febbraio 2018 dall’esperienza triennale del CdQ Mammut, realtà apartitica e autofinanziata che, partendo dalle esigenze del territorio, si attiva per migliorare le condizioni del quartiere di Rebibbia – Ponte Mammolo e dei suoi abitanti.

L’ASD Mammut Pontemammolo vuole iniziare un percorso di sport popolare in un territorio carente di strutture aggregative e di attività per ragazze e ragazzi.

Le attività dell’ASD si svolgeranno presso la palestra della Scuola Giovanni Palombini, con cui il Comitato Mammut ha da tempo avviato una proficua collaborazione attraverso il doposcuola e le visite didattiche alla scoperta del quartiere. La scelta della palestra scolastica è funzionale al coinvolgimento di bambini e bambine, ragazzi e ragazze, primo obiettivo dell’ASD.

La principale disciplina sarà quella del pugilato, attraverso cui intraprendere un doppio cammino: da un lato l’insegnamento di quella che fu definita nel XVIII secolo Nobile Arte, appunto il pugilato; dall’altro lo svolgimento attività ludico-educative, sulla base dei principi dell’educazione non-formale, da integrare all’attività sportiva. Il pugilato è uno sport non solo di combattimento e di difesa, ma anche di valori quali la disciplina ed il rispetto nei confronti dell’avversario, inteso come soggetto col quale crescere e imparare.

Verranno sviluppate anche altre attività, come i Balli di gruppo ed i Balli latino-americani. Siamo aperti a chiunque voglia proporre attività sportive o voglia collaborare con noi.

Crediamo che attraverso lo sport si possa creare una crescita personale di tutti, grandi e piccoli, volta al rispetto sia delle persone che del luogo in cui viviamo, all’inclusione sociale, alla collaborazione reciproca.

 

INSIEME SI PARTECIPA, UNITI SI VINCE!

 

Sabato 24 Marzo Cena sociale a sostegno di lavoratori/lavoratrici sanità

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Il 7 febbraio scorso tre lavoratori del Coordinamento lavoratori e lavoratrici del Policlinico Umberto
I che lavorano al Pronto Soccorso — fìnito il turno di lavoro — hanno rilasciato un’intervista sulla situazione vergognosa in cui versa il Policlinico.
In tale intervista i lavoratori hanno evidenziato le carenze dell’ospedale: pnvatizzazione ed
esternalizzazione dei servizi; organico carente rispetto alle necessità di assistenza dei pazienti e
precarizzazione dei lavoratori; mancanza di letti e strutture ncettive con conseguente
congestiamento del Pronto Soccorso e lunghe permanenze dei malati in corridoio e sulle barelle.
Insomma una semplice elencazione di una drammatica condizione della sanità pubblica che
detemina la rinuncia alle cure di milioni di persone, liste di attesa interminabili e la conseguente
impennata delle morti, che da anni vengono rilevate dalle statistiche ufficiali.
Per aver dato evidenza a queste condizioni, questi lavoratori sono soggetti alla contestazione
disciplinare e alla minaccia di gravi provvedimenti, fino al licenziamento, dalla Direzione del
Policlinico, nominata dalla giunta Zingaretti a pochi mesi dalle elezioni. E queste contestazioni sono giunte puntuali a due giorni dall’esito elettorale.
Dopo i quattro mesi di sospensione a una lavoratrice e un lavoratore del Coordinamento
Spallanzani — per una analoga interviste radiofonica — assistiamo, quindi, nuovamente all’uso della
repressione per cercare di tappare la bocca a chi, a partire dalla propria condizione, agisce e lotta
per conquistare una sanità pubblica universale, gratuita e umanizzata.
Non possiamo permettere che diventi “normale” impedire ai lavoratori di esprimere le proprie
critiche al criminale taglio alla sanità pubblica, con la conseguente desertifìcazione dei servizi di
cura e assistenza.
Non possiamo accettare che sulla nostra pelle si producano profitti per i privati e occasioni di
corruzione per gli amministratori pubblici.
Per questo continueremo a lottare per una sanità pubblica, universale, gratuita e umanizzata senza
lasciarci intimidire dalla repressione.
Per questo siamo al fianco del Coordinamento lavoratrici e lavoratori del Policlinico Umberto I in
tutte le iniziative che verranno convocate per la loro difesa e la loro lotta.

Sono stati indetti due presidi in occasione della convocazione dei consigli
di disciplina:

il 29 marzo 2018 ore 9:30 al Rettorato dell’Università
“La Sapienza” di Roma, Piazzale della Minerva;

l’11 aprile 2018 ore 12 presso la Direzione del
Policlinico Umberto I, viale del Policlinico n. 155

Coordinamento Cittadino Sanità

Una cena al mese di Regaliamoci un Cinema a sostegno di ROR

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https://www.produzionidalbasso.com/project/un-nuovo-trasmettitore-per-radio-onda-rossa/

Come sapete ogni venerdì al Casale Alba 2 la proiezione del film viene preceduta da una cena sociale.

Il Casale Alba 2 ha deciso di partecipare alla campagna per acquistare il nuovo trasmettitore di Radio Onda Rossa 87.9 (www.ondarossa.info) devolvendo il ricavato della cena dell’ultimo venerdì del mese fino alla fine della campagna.

Si sta cercando di preparare anche un’iniziativa specifica a sostegno del finanziamento di ROR.

Ci sembra il minimo per sostenere uno strumento come la Radio che tante volte ha dato spazio e voce al Casale e che come il Casale, per scelta, non ha finanziamenti o pubblicità di qualsiasi tipo.

Assemblea per la Tutela del Parco di Aguzzano – Casale Alba 2