?INCONTRO ALLA ASL ROMA 2 SU VILLA TIBURTINA

➡ Questa mattina una trentina di persone della campagna “Riapriamo Villa Tiburtina” e del Coordinamento Regionale Sanità si è recata sotto la Direzione Generale dell’ASL Roma 2 per chiedere un incontro in merito alla riapertura di Villa Tiburtina, presidio di sanità pubblica che ospitava anche un poliambulatorio della stessa ASL. Una richiesta di incontro già fatta ripetutamente via PEC ma sempre ignorata, nonostante la grande mobilitazione che la campagna sta creando in quartiere da mesi e le oltre 2000 firme raccolte.

?? Anche questa mattina, nonostante la considerevole presenza sotto la Direzione, nessuno si è degnato di dare alcuna risposta. Dopo aver aspettato inutilmente per un’ora, una gran parte dei presenti è entrata dentro l’edificio raggiungendo il quarto piano della Direzione, dove solerti funzionari hanno prontamente chiamato la polizia… un approccio ormai divenuto abituale nelle pubbliche Amministrazioni per negare un’interlocuzione.

❗ Nonostante questo non si è usciti prima di aver ottenuto un incontro di una delegazione di “Riapriamo Villa Tiburtina” con il direttore del Distretto Sanitario Territoriale competente, dott. Giuseppe Gambale.

⭕  La Direzione del Distretto ha affermato di non aver avuto nessuna richiesta formale da parte della Fondazione Lorillard Spencer Cenci, della Direzione del Policlinico o della Sapienza, non essendo peraltro Villa Tiburtina di sua proprietà. Il Direttore, comprendendo tutte le ragioni della campagna, ha dato disponibilità a prendere in considerazione l’ipotesi di apertura qualora gli venga posta in via ufficiale, e ha invitato a considerare la ASL come interlocutore aperto a qualsiasi confronto.

‼️  La delegazione della campagna ha ribadito la volatilità delle affermazioni fatte dal Direttore se la ASL non si proporrà come parte attiva nell’apertura concreta di un presidio sanitario a Villa Tiburtina. Istituzionalmente, infatti, la ASL è tenuta a promuovere la salute nei territori di sua competenza e non limitarsi ad aspettare le proposte esterne. Aver ignorato questa vertenza fino ad oggi, nonostante le ripetute sollecitazioni, la dice lunga su quanto la ASL incentivi la partecipazione popolare nella realizzazione di un’assistenza territoriale…

✅ Al termine dell’incontro è stato esplicitamente richiesto un referente stabile della ASL al quale segnalare tutte le carenze e le mancate risposte che abbiamo raccolto sistematicamente tra gli abitanti durante la raccolta firme. Su questo punto, il Direttore si è impegnato personalmente ad assumersi la responsabilità.

? In conclusione crediamo che questa sia stata una giornata importante per la campagna “Riapriamo Villa Tiburtina”, un piccolo ma significativo passo. La strada sarà ancora lunga ma una cosa crediamo che l’abbiano capita: non si tratta di un fuoco di paglia, c’è un intero quartiere determinato a ottenere la riapertura del polo socio-sanitario pubblico a via Casal dé Pazzi!

#riapriamovillatiburtina

? Solidarietà oltre le Sbarre ?

SABATO H11 PRESIDIO IN SOLIDARIETÀ CON TUTTI I DETENUTI E TUTTE LE DETENUTE

?carcere di Regina Coeli @gianicolo

?Sei giorni fa Fabiola, Dana, Stefania ed Emanuela hanno iniziato lo sciopero della fame nel carcere delles vallette di Torino per richiedere il rispetto dei diritti di affettività e salute sospesi dalla direzione della casa circondariale. Con lo scoppio della pandemia le condizioni delle carceri, già pessime, non hanno fatto che peggiorare ed è per questo che le detenute hanno richiesto il ripristino delle video chiamate, la possibilità di integrare le 6 ore di colloquio in presenza, con le video chiamate, visto che queste ultime non vengono assicurate, come da legge costituzionale, uno screening accurato di tutta la popolazione detenuta, così da verificare il reale stato dei contagi e la somministrazione dei vaccini a tutti i detenuti che lo vorranno.

Ieri “a seguito dell’impegno dell’amministrazione carceraria di Torino di garantire, ad effetto immediato, la possibilità di usufruire delle 6 ore ministeriali previste per i contatti con i propri familiari e a seguito delle notizie pubbliche rispetto al piano prevenzione Covid che da marzo riguarderà tutta la popolazione detenuta”, Fabiola, Dana, Stefania ed Emanuela hanno sospeso lo sciopero.

In solidarietà con tutte le detenute e tutti i detenuti in lotta in questi mesi per la sopravvivenza e il miglioramento delle loro condizioni abbiamo deciso di chiamare un presidio al carcere di Regina Coeli di Roma perché possano essere intraprese misure adeguate al rispetto della salute e della dignità in tutte le carceri d’Italia.

Vi aspettiamo a Regina Coeli al Gianicolo sabato 30 gennaio alle ore 11

Tutti/e liberi/e
Sempre No Tav

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✅  SABATO 30 GENNAIO h.17

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❗ Ospite Rosario Mete, ex direttore di distretto ed esperto di sanità pubblica

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Interagisci con la diretta facendo domande nei commenti!

▶️ La mancanza di una adeguata Assistenza Territoriale è stata indicata universalmente non solo come la maggior responsabile della propagazione della pandemia da Covid-19, ma anche la grande assente di un sistema sanitario in grado di prendere in carico concretamente i bisogni sanitari della popolazione.

L’ Assemblea “Riapriamo Villa Tiburtina” propone un incontro formativo con il tema “Assistenza Territoriale….come è, come dovrebbe essere”.

Ne parliamo con Rosario Mete, ex direttore di distretto ed esperto di sanità pubblica.

Interverranno abitanti del quartiere e esponenti della campagna

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?PROPOSTA ORGANIZZATIVA PER VILLA TIBURTINA INVIATA AGLI ENTI COMPETENTI ?

➡ La proposta organizzativa per lo stabile di via Casal dè Pazzi 16 è stata inviata a ASL Roma2, Regione Lazio, Sapienza Università di Roma e Fondazione Lorillard Spencer Cenci

‼️ Il documento, frutto del lavoro dell’assemblea della campagna in tutti questi mesi, è stata anche distribuita in quartiere con depliant e locandine

?  Non ci fermiamo, ora più che mai è necessario unire insieme le forze per far riaprire questo polo sanitario pubblico in quartiere!

#riapriamovillatiburtina

?AUMENTO DEI CASI COVID NELLE CARCERI, ANCHE A REBIBBIA SITUAZIONE DRAMMATICA? 

Da inizio pandemia la situazione nelle carceri è andata peggiorando, senza troppe chiacchiere riportiamo dei numeri:
-Le carceri italiane hanno una capienza di circa 45.000. I detenuti sono circa 65.000.
Come si isolano i casi covid in queste condizioni?
Le persone a rischio (con patologie gravi o gli anziani) possono essere tutelate?
-il 17 marzo 2020 il decreto CURA ITALIA prevedeva disposizioni urgenti per fronteggiare la pandemia in carcere. La dolosa mancanza di personale dedicato allo scopo e di braccialetti elettronici ha fortemente limitato la possibilità di misure alternative al carcere in un periodo così difficile.
-Ora i casi sono quasi triplicati, dei 65.000 detenuti il 32% è in attesa di giudizio definitivo. Non ha una condanna. L’aumento dei casi crea disperazione fra i detenuti/e e nei parenti. Rabbia. Stop dei colloqui.
❗Il carcere è parte della società e se vogliamo guarire e liberarci dal virus dobbiamo guarire ed essere protetti/e tutte e tutti❗
⚡Accendiamo un riflettore su questo mondo a noi così vicino ma intangibile.
SOLIDARIETÀ AI DETENUTI, ALLE DETENUTE E AI FAMIGLIARI
#AMNISTIA #LIBERTÀ

? Riapriamo Villa Tiburtina a Buongiorno Regione Lazio – Pagina ufficiale ?

➡️ Questa mattina siamo intervenuti in diretta su Rai3 per raccontare la campagna e le richieste di riapertura di un polo sanitario pubblico a Villa Tiburtina

✅Nel video un estratto nel nostro contributo, il servizio completo lo trovate al seguente link ?

https://www.rainews.it/tgr/lazio/notiziari/index.html?/tgr/video/2021/01/ContentItem-7e77ca27-24d6-4125-9155-e5923cce0c1b.html

#riapriamovillatiburtina

?31 DICEMBRE AL CARCERE DI REBIBBIA?

➡️Come ogni anno, anche questo 31 dicembre siamo andati in tanti e tante sotto le mura del carcere di Rebibbia.

?Un saluto solidale in questo anno così difficile, soprattutto all’interno delle carceri. Celle sovraffollate, misure di sicurezza per il covid non rispettate, che hanno portato alle rivolte di marzo durante le quali sono state uccise 15 persone.

Come abbiamo ribadito dai quartieri popolari qualche settimana fa, ora più che mai, che il 2021 ci porti AMNISTIA SUBITO!

#solidarietàallepersonerecluse