Per le persone chiuse dentro 4 mura. Per le 89 persone che nel 2024 hanno deciso di togliersi la vita, tra quelle mura.
Per le 244 persone che nell’ultimo anno sono morte, tra 4 mura. Per le migliaia di persone che vivono in condizioni disumane, tra quelle mura. In più di 30 carceri italiane, non sono garantiti nemmeno 3 metri quadri per ogni persona detenuta.
Per i nostri pezzi di cuore che sono lì dentro, per chi vive l’inferno dell’interazione tra dentro e fuori. Fatta di attese, permessi che non arrivano, autorizzazioni che tardano, file interminabili per un solo colloquio.
Per un 2025 in cui di carcere non si muoia più, ma neanche di carcere si viva.
Buon anno a tutte e tutti, dentro e fuori. Con Stefania, Bonaventura e Mauro nel cuore.