



Ancora una volta senza confronto, ancora una volta senza coinvolgimento dei territori nelle decisioni ma, solo a cose fatte, per salvare il salvabile.

Come si può in meno di un mese decidere di rivedere, o addirittura rinunciare, ai percorsi educativi avviati e faticosamente adattati alla complessità dei territori?
Come si possono ignorare le conseguenze del dislocamento delle scuole di prossimità? •Aumento dell’abbandono scolastico
•distanza dai territori
•classi sovraffollate
•riduzione del personale ata e amministrativo e aumento del carico di lavoro
•progressiva chiusura dei plessi più piccoli.
Incontriamoci per parlarne e mobilitarci

LA SCUOLA NON SI TOCCA