Casale Open Air 2024!

Inizia la stagione del casale all’aperto, ogni venerdì nella splendida cornice del Parco Regionale Urbano di Aguzzano!
Cinema su maxischermo con ospiti, stand-up comedy, musica dal vivo, cucina popolare e birra artigianale!
TUTTO RIGOROSAMENTE FREE ENTRY!
Programma giugno 2024:
– 7/6 Stand-up come dy con Scomedy Project
– 14/6 Proiezione del film “Io Capitano” – Dialogo con l’attore protagonista Mamadou Kouassi e lo sceneggiatore Andrea Tagliaferri
– 21/6 Proiezione del film “Erasmus in Gaza” – Dialogo con il regista Matteo Delbò e aggiornamenti dalla Palestina (Festa di Quartiere)
– 28/6 Proiezione del film “Mia” – Dialogo con l’attrice Greta Gasbarri
Programma luglio coming soon!

?Festa di quartiere Rebibbia-Ponte Mammolo 2024 QUESTA NON È (SOLO) UNA PERIFERIA?

?Dal 19 al 22 giugno 2024
?La Festa di quartiere sta per arrivare, presto fuori il programma delle varie giornate e della mega serata di sabato 22!
?Come si rappresenta la realtà che ci circonda?
Nella nostra città sentiamo continuamente parlare di alcuni quartieri, e soprattutto delle persone che vi abitano, come dei campi di battaglia. Degrado e abbandono, spaccio e rassegnazione, sembrano condizioni permanenti senza soluzione. Una sorta di girone infernale a cui chi vive ogni giorno in un determinato territorio è condannato per sempre. La frontiera invisibile tra i quartieri che non meritano di essere parte della città, e quelli che invece sono degni di essere parte dei grandi eventi, dei grandi investimenti, è rappresentata ogni giorno sui social, i giornali, le televisioni come un confine da irrigidire, anziché da abbattere.
?Come raccontare la quotidianità di un quartiere?
Comunità, conflitto, contraddizioni. I quartieri come Rebibbia-Ponte Mammolo sono un insieme di collettività e individui, di socialità e diffidenza. Non c’è un modo giusto o sbagliato di raccontarli, ma c’è un modo sicuramente speculativo di dipingerli. Alcuni quartieri di Roma meritano il deserto in cui sono lasciati? Nel nostro quartiere l’unico complesso scolastico è a rischio dimensionamento, non c’è uno spazio di aggregazione giovanile, non esiste un consultorio, tantomeno un teatro o un cinema. Diverse serrande di proprietà comunale sono chiuse da decenni, la manutenzione delle case popolari avviene solo se si fa casino. Da queste parti tutto quello che si vede, è stato strappato coi denti: un parco che è l’unica piazza del quartiere, un polo sanitario pubblico, una sede dove organizzarsi e fare un doposcuola, spazi sociali dove incontrarsi e proporre iniziative. Un campo di battaglia, certo, ma contro l’abbandono, gli stigmi, il bus che non passa, il lavoro che non c’è, il colloquio in carcere non concesso. Tutti i giorni.
?Esistono altre narrazioni?
segue nei commenti
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