? Incontro Salute-Territorio e aggiornamento su Villa Tiburtina ?

Domenica, 15/5 si è tenuto al Casale un incontro dove:
1) è stato reso pubblico il Piano di Fattibilità della Casa della Comunità (hub) di Villa Tiburtina con i le specifiche generali della futura struttura (in foto);
2) insieme alle altre realtà romane attive sul tema Salute-Territorio abbiamo discusso delle proposte da portare al III Congresso nazionale per la salute, intitolato “La salute non è una merce” del 28-29 Maggio a Metropoliz.
La normativa sulle Case della Comunità (CdC) presenta diverse lacune, in particolare rispetto all’inquadramento dei medici di medicina generale e rispetto alla mancanza di uno stanziamento di fondi per l’assunzione del personale pubblico nelle CdC. Infatti, il PNRR non prevede né fondi né vincoli che possano impedire l’assunzione di lavoratori privati in convenzione all’interno di quelle strutture territoriali che dovrebbero essere le nuova fondamenta del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Concetrare l’attenzione su quanto sta avvenendo con le Cdc risulta decisivo per evitare che si trasformino in un enorme fallimento per il SSN. Avvicinare la distanza tra servizi e territorio rimane una questione strategica per il diritto alla salute, le CdC in teoria non solo dovrebbero fungere da raccordo tra medici di base e ospedali ma dovrebbero integrare al proprio interno una serie di servizi ulteriori, intervenendo anche sui fattori psicosociali e collegando le diverse necessità locali in una più ampia accezione della salute e del benessere collettivo. Nelle CdC dovrebbero essere presenti medici e infermieri, ma anche psicologi, consultori e operatori sociali per una cura del territorio nel suo complesso. Non si può lasciare che un simile strumento finanziato con soldi pubblici venga fagocitato dal sistema di sfruttamento e mercificazione della salute.
Per rafforzare la capacità di intervento sulla sanità pubblica e attivare degli strumenti di reale coinvolgimento dal basso della comunità nelle CdC è decisivo attivare inchieste e mappature del proprio territorio, in modo da conoscere le criticità su cui è necessario intervenire per rimodulare l’offerta di servizi. Sulla base di tale lavoro è possibile avanzare richieste mirate alle amministrazioni competenti nonché avviare forme di gestione e progettazione partecipate delle CdC. Il III congresso sulla salute è uno spazio in cui tradurre queste proposte in un piano strategico di mobilitazione comune capace di riunire diverse realtà del territorio cittadino e nazionale. Per scardinare la mercificazione della salute bisogna elaborare una rete di territori in fermento capace di rivendicare un ruolo proattivo della comunità nelle scelte che riguardano la sua salute.
Leggi il piano di fattibilità qui:
https://www.facebook.com/media/set/?vanity=riapriamovillatiburtina&set=a.451602770100515
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