





Si può fare una “Casa di Comunità” escludendo la Comunità?

In tutto questo tempo, l’assemblea del comitato che si è costituito “Riapriamo Villa Tiburtina”, ha sempre cercato una interlocuzione ed un confronto con le Istituzioni coinvolte.
Nonostante la partecipazione attiva degli abitanti sia individuata da tutti come elemento indispensabile per una buona assistenza territoriale; nonostante la trasparenza e l’informazione siano assunti come principi base di tutte le Amministrazioni, si assiste ancora ad una sistematica sottrazione a qualsiasi interlocuzione.

– Il Municipio è co-attore nella realizzazione dei piani socio sanitari territoriali insieme alla ASL.
– Il Comune di Roma finalmente ha assunto il tema della “salute” integrandolo all’assessorato delle Politiche Sociali.
– Il Distretto Sanitario della ASL è previsto come protagonista fondamentale dell’attuazione della Assistenza di Prossimità
– La ASL Rm2 è l’azienda sanitaria titolare della promozione della salute nei territori che le competono.
– L’Assessorato Regionale alla Sanità è il responsabile delle politiche sanitarie.
– L’Università La Sapienza, oltre ad avere la proprietà dell’edificio di Villa Tiburtina, sembra che manterrà l’uso di una parte di esso….per farci cosa?

Chiediamo ai responsabili delle suddette Istituzioni di non palleggiarsi le rispettive competenze ma di avviare, insieme, il confronto che gli abitanti chiedono da sempre, a cominciare dalla partecipazione all’assemblea pubblica che si terrà al Parco Cicogna Domenica 13 febbraio, alle ore 10,30 alla quale sono invitati a partecipare.
L’Assemblea “Riapriamo Villa Tiburtina”