Nonostante la grande mobilitazione dei mesi scorsi, continua il vergognoso atteggiamento della Giunta e dei consiglieri pentastellati del IV Municipio in merito alla delibera per la messa a bando del Casale Alba 1, nel Parco Regionale Urbano di Aguzzano.
Dall’inizio di questa assurda vicenda, le richieste, semplici, delle realtà territoriali sono sempre state la partecipazione degli abitanti al processo decisionale sul futuro del Casale Alba 1, il rispetto delle prescrizioni contenute nel Piano d’Assetto di Aguzzano e lo stop all’entrata di privati a scopo di lucro nella gestione di un’area verde protetta. Richieste ribadite in tutte le sedi, dalle commissioni municipali alla Regione Lazio, da parte del Forum per la Tutela del Parco di Aguzzano, costituitosi a febbraio in un’affollata assemblea al Casale Alba 2 per preservare questo polmone verde da speculazioni di ogni tipo. Proprio dal Forum è stato lanciato, lo scorso 30 marzo, un corteo di oltre 1.000 persone che ha sfilato nel quartiere per denunciare il mancato coinvolgimento degli abitanti nelle decisioni su Aguzzano e anzi l’atteggiamento intimidatorio della Giunta Della Casa nei confronti di chi si stava opponendo con determinazione a questo progetto senza né capo né coda.
Noncuranti della contrarietà degli abitanti, delle realtà territoriali, degli stessi enti preposti alla gestione del parco Roma Natura e Regione Lazio, i pentastellati del Municipio hanno deciso di votare in consiglio municipale, il prossimo 11 settembre, un testo di delibera su cui è stato fatto un grande esercizio retorico per poi, sostanzialmente, non cambiare nulla. Probabilmente gli esponenti del Movimento del cambiamento in Municipio credono sia sufficiente eliminare la parola “pizza” e aggiungere qua e là parole come “scuola”, “territorio” per poter affermare di aver ascoltato le richieste degli abitanti. Restano, purtroppo, intatti i nodi cruciali che indeboliscono sostanzialmente l’impianto di tutela dell’area protetta:
-messa a bando di Alba 1 per attività anche a scopo di lucro;
-violazione della destinazione d’uso prevista dal Piano d’Assetto (Casa del Teatro);
-mancato coinvolgimento del territorio e degli enti preposti in fase di costruzione della delibera.
Nel momento in cui in questo Paese si parla di discontinuità politica e si piangono lacrime di coccodrillo quando si tratta di ambiente e cambiamenti climatici, dalle parti della Tiburtina c’è invece perfetta continuità nel menefreghismo dispotico della Giunta municipale e nella dolosa complicità dei consiglieri di maggioranza che, pur consapevoli, per loro stessa ammissione, della fallacità della delibera, prestano il fianco alla presidente per i suoi sporchi affari. A questo punto, vista la caparbietà con cui si vuole portare a termine questo scempio, non rimane che chiedersi: a chi è stato promesso questo Casale?
Gli abitanti e le realtà sociali non ci stanno. Come da un anno a questa parte, continueremo a dare battaglia in ogni sede possibile per impedire questo scempio di ambientalismo e democrazia che sarebbe un precedente molto pericoloso per l’intera città. Nella giornata di oggi verranno consegnate 1725 firme raccolte in questi mesi contro la delibera, mentre lanciamo sin d’ora un momento di festa e mobilitazione all’inizio di ottobre per denunciare con forza l’operato del Municipio e celebrare i 30 anni dalla nascita del Parco di Aguzzano.
SU AGUZZANO E I SUOI CASALI NON SI SPECULA!
Forum per la Tutela del Parco di Aguzzano