Domenica 10 Aprile il Gruppo Economia presenta” Produttività e crisi in Europa”

 

La produttività è una parola sentita e risentita nel dibattito politico odierno, si tratta di un concetto complesso e un valore affatto semplice da ottenere, e quindi facilmente strumentalizzabile. Con la produttività del lavoro si cerca di esprimere l’apporto del lavoro al valore della produzione, essa è influenzata quindi dal livello dei salari, dalle innovazioni tecnologiche, dall’organizzazione del processo produttivo e anche dal potere contrattuale dei lavoratori.

Si deduce quindi che questo valore dovrebbe avere un trend simile se non uguale a quello dei salari, ma non è quello che sta succedendo. Nei paesi dell’eurozona, come anche negli USA, dagli anni 80 si nota che i salari sono cresciuti meno della produttività. Da quell’epoca infatti i salari sono rimasti contenuti nel tentativo delle forze politiche di contenere i prezzi, il risultato è che tutto il valore del prodotto in eccesso ai pagamenti dei salari è finito nelle tasche dei capitalisti.

Ma torniamo ad oggi, nel mercato globalizzato che la rivoluzione neoliberista degli anni 80 ha creato, oggi questa economia è in crisi e ancora una volta chi deve pagare è il “fattore lavoro”. Dopo aver stipendiato tutti quegli impreditori che hanno visto detassare i propri costi di produzione (i salari) con la progressiva precarizzazione del lavoro, ai lavoratori viene addossata anche la responsabilità di “uscire dalla crisi” accettando questi bassi salari nel nome della competitività.

Cerchiamo di discuterne con Gianluigi Nocella ricercatore in economia politica alla Sapienza.

 

h.13 Pranzo sociale a sostegno del laboratorio di teatro

h.15:30 Incontro e dibattito

 

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