Il IV Municipio è uno dei quadranti più densamente popolati ed estesi di Roma. Crocevia di quartieri, infrastrutture, etnie e tradizioni popolari, in questo territorio sono purtroppo evidenti molti problemi e contraddizioni di una grande metropoli, aggravati da una gestione politico-amministrativa sempre legata al malaffare e alla corruzione endemica.
Cementificazione crescente a fronte di numerosi spazi vuoti e abbandonati, vendita delle case popolari, emergenza abitativa, disoccupazione e precarietà dilaganti, carenza di servizi, mancanza di spazi di socialità e cultura sono solo alcuni dei disagi che quotidianamente ci si trova ad affrontare nelle periferie come quelle situate lungo l’asse tiburtino. Quartieri da tempo bersaglio delle speculazioni di palazzinari e affaristi di turno, che hanno fatto della Tiburtina una delle direttrici di sfruttamento, speculazione ed espansione selvaggia della città, attraverso un sistema diffuso di cui le recenti inchieste giudiziarie come Mafia Capitale hanno evidenziato solo una piccola parte.
In un simile contesto operano numerose realtà che si muovono nel territorio per sopperire alle dolose mancanze delle amministrazioni e costruire nuovi modi di interpretare la vita nei quartieri e le necessità ad essa collegate. Attraverso il dialogo con gli abitanti e la lotta quotidiana all’interno delle varie problematiche, vi sono movimenti sociali, comitati, associazioni e singole persone che ogni giorno si adoperano, con più di qualche difficoltà, per proporre un’alternativa reale dal basso alla gestione della città che ha portato alla situazione attuale.
Partendo dall’esperienza della Conferenza Urbanistica Municipale tenutasi da settembre a dicembre 2014, in cui molte di queste realtà si sono sedute intorno all’ennesimo tavolo istituzionale di presunta partecipazione alle decisioni dei “piani alti”, è nata l’idea di creare un coordinamento fra le diverse vertenze presenti nel Municipio che, pur nella loro diversità, sono tutte parte di un’idea di città in linea con le priorità di chi i quartieri li abita, li vive, li attraversa quotidianamente. Un nodo territoriale, dunque, aperto alle istanze di tutti e in continuo divenire, a cui possano partecipare allo stesso modo situazioni già strutturate o singole persone, per dare maggiore forza ed efficacia alle istanze presenti e costruire insieme un progetto complessivo di organizzazione del territorio partendo non dagli interessi economici dei privati, ma dalle esigenze del territorio stesso.
Per dare forma e confrontarci sul progetto e il suo possibile sviluppo invitiamo ad un’assemblea pubblica Domenica 1 Marzo alle ore 11 nel piazzale antistante la stazione metro Pietralata.
Nodo Territoriale Tiburtina
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