Continua il progetto di regalare un cinema popolare ai nostri quartieri…
Ogni giovedì di Aprile:
ore 20 cena
ore 21 proiezione
Ar cinema senza pagà er bijetto!
In questi mesi è emersa una grave mancanza e al contempo una grande esigenza del nostro territorio: una sala cinematografica.
Dopo un iniziale esperimento di qualche ciclo cinefilo, alcuni di noi hanno pensato di rendere il cineforum un’attività stabile, caratterizzata da proiezioni all’aperto nella splendida cornice di Aguzzano in estate e nella sala multifunzionale del Casale in inverno. Il sogno è di dare continuità a questo percorso e regalare un cinema popolare ai nostri quartieri!
E si è pensato di farlo nel modo più allargato possibile: proprio per questo l’organizzazione e la programmazione sono frutto della partecipazione di molti abitanti delle zone limitrofe interessati al progetto. Come sempre ribadito, infatti, il Casale non è uno spazio che offre servizi preconfezionati al cittadino, ma un luogo in cui chi lo vive, attraverso il proprio apporto, è partecipe e responsabile della buona riuscita di ogni progetto che viene proposto.
Invitiamo quindi tutte le persone interessate a gestire e ad aiutare lo sviluppo di tale progetto!
REGALIAMOCI UN CINEMA!
Programmazione:
3/4 QUESTIONE DI CUORE di Francesca Archibugi
Angelo è un giovane carrozziere che accumula beni, Alberto uno sceneggiatore di successo che spreca parole. Colpiti al cuore da un infarto e dalla vita, vengono ricoverati nella stessa notte e nella stessa clinica. Vicini di letto e lontani di mondi, Angelo e Alberto scoprono una zona franca, dove scambiarsi emozioni, ricaricare il cuore e risollevare lo spirito. Angelo, padre di due figli e marito innamorato di Rossana, organizza il disagio seguito alla malattia, Alberto, fidanzato senza più voglie di Carla, esplora la sua infelicità e cerca parole per raccontarla. Dimessi dalla clinica, la casa di Angelo diventerà l’officina in cui mettere a punto il motore, il ricovero dove il Pigneto incontra la prima circoscrizione, il laboratorio dove lo scrittore ritrova la curiosità sincera di un’osservazione partecipe.
10/4 MAMMA ROMA di Pier Paolo Pasolini
Mamma Roma, prostituta, decide di diventare una rispettabile piccolo borghese. Con il figlio Ettore va ad abitare in un appartamento della periferia romana. Saputa la verità su di lei, il ragazzo delinque, è arrestato e muore in carcere per i maltrattamenti subiti, invocando Guidonia, il paese dov’è cresciuto, ma anche metafora della Madre e del grembo materno. 2° film di Pasolini dopo Accattone, fondato sulle figure retoriche dell’ossimoro e della sineciosi (in cui s’affermano, di uno stesso oggetto, due contrari); su una morale dell’ambiguità (gli angeli impuri); sul principio di non contraddizione (tematico e stilistico); sul tempo che non muta e si ripete; sulla continuità tra padri e figli; sull’idea tragica della morte, l’unica che all’uomo dà una vera grandezza.
17/4 OPERAZIONE OGRO di di Gillo Pontecorvo
Il film descrive l’attentato – noto come Operación Ogro, Operazione Orco – del 20 dicembre 1973 a Luis Carrero Blanco da parte dei separatisti baschi dell’ETA. Il piano, concepito dall’organizzazione che lottava per l’indipendenza dei paesi baschi dalla Spagna, fu messo a punto da quattro uomini: Ezarra, il capo, Txabi, Iker e Luken. Costoro, sotto le finte spoglie di funzionari di banca, si installano a Madrid e studiano il piano, che in un primo tempo prevedeva il rapimento di Carrero Blanco nella chiesa dove si recava a messa tutte le mattine. Tenuto in ostaggio dai rapitori, il governo avrebbe dovuto rilasciare 150 prigionieri politici baschi in cambio della sua liberazione. Il piano cambia quando Carrero Blanco viene designato presidente del consiglio: poiché le misure di sicurezza intorno a lui si sono moltiplicate, si decide di eliminarlo.
24/4 AL CENTRO DELL’AREA DI RIGORE di Bruno Garbuglia
Nel maggio del 1942, a Roma, città aperta, alcuni giovani, accesi tifosi romanisti, Renato, Tina, Mozzicone e Carletto, per seguire la squadra del cuore nell’ultima e decisiva trasferta torinese, cercano di organizzare un viaggio e si arrabattano per raggranellare i soldi. Al gruppo si unisce Biagio, amicissimo di Renato, che seppure laziale, sfumata l’assunzione alle ferrovie invano perseguita dal padre, deve partire soldato e vuol trascorrere l’ultima settimana con gli amici, e Roberto, fidanzato di Rosa, sorella di Renato, e attivista comunista, che approfitta di questa copertura per ritirare un importante documento. Dopo qualche indecisione i giovani partono col camioncino di Carletto, ma incontrano alcune difficoltà: restano impantanati in un fiume ed un buttero li rimorchia coi suoi cavalli; derubano un “borsaro” nero che li insegue e brucia il camioncino; incontrano due ballerine del varietà disoccupate che organizzano uno spettacolo balneare e Biagio crede di aver trovato l’amore; Renato, dopo un bagno estemporaneo in mare, si accorge finalmente della graziosa Tina, che ha per lui un debole, che ha sempre respinto ritenendola una ragazzina. A Torino Roberto contatta un professore che gli consegna lo storico “Documento di Tolosa”, primo manifesto antifascista delle forze democratiche italiane, ma il giovane deve fuggire dal retro per l’arrivo della polizia dell’OVRA che arresta però Renato e Biagio sopraggiunti perché preoccupati del ritardo dell’amico. Invano tentano di spiegare al commissario il motivo della loro visita al professore, da tempo sorvegliato. Il commissario fa portare una radio che trasmette la partita, blandendoli con la promessa di farli condurre allo stadio in automobile, ma i giovani non parlano anche sotto le percosse degli agenti. L’unico nome che Renato fa è quello di Amadei, il giocatore della Roma che in quel momento ha segnato il goal per la squadra che così vince lo scudetto.