Domenica 3 Marzo Pulizia del Parco + Proiezione del film ” In nome del papa re”

Tuteliamo il nostro Parco, valorizziamo il nostro verde, riappropriamoci degli spazi lasciati all’incuria e all’abbandono, per un Parco di Aguzzano aperto a tutte/i, libero, pulito.
Possibilmente portare guanti, rastrelli, sacchi e qualsiasi altra cosa possa servire.

Programma della giornata:

ore 10: Appuntamento al per la pulizia

ore 13: Tavolata popolare

ore 16: Proiezione di “In nome del papa re”

” I figli so diversi, e noi, invece d’esse contenti che non ce somigliano, li volemo fà diventà come noi che, poi, manco se piacemo”

pulizia

Sabato 23 febbraio presentazione del libro su Valerio Verbano

 

 

Valerio Verbano una ferita ancora apertaval ver

 

23 febbraio ore 18.00 presentazione del libro “Valerio Verbano una ferita ancora aperta” con l’autore.
Accadde a Roma il 22 febbraio del 1980. Tre individui armati e con il volto coperto da passamontagna si presentano verso le 12.30 circa al civico 114 di via Monte Bianco, l’appartamento in cui Valerio Verbano, militante di Autonomia Operaia appena diciannovenne, vive insieme ai genitori. Li sequestrano per circa un’ora, fino a quando Valerio ritorna da scuola e apre la porta di casa alle 13 e 40 e viene immediatamente assalito. Ne nasce una colluttazione che ha termine con dei colpi di pistola. Uno raggiunge il giovane Verbano alla schiena perforandogli l’intestino. Valerio muore ma, da quella terribile data, sarebbero pasati ormai 33 anni senza che al suo nome potesse essere collegato quello degli assassini.
La verità storica e politica è chiara fin da quel giorno per la famiglia, i compagni e le compagne di Verbano: ad assassinare Valerio furono i fascisti.
Ma nessuna verità giudiziaria è stata scritta su questo assassinio.
Un mistero terribile che Marco Capoccetti Boccia ricostruisce con dovizia di particolari: Valerio, prima di morire, stava indagando sul mondo dell’estrema destra romana e raccoglieva materiali che avrebbero dimostrato i legami tra l’eversione nera, gli ambienti della criminalità organizzata romana e gli stessi poteri pubblici, il tutto destinato a comporre un dossier che, evidentemente, costò la vita al giovane militante comunista. Quello stesso incartamento, a suo tempo sequestrato dagli inquirenti, risulta scomparso dagli archivi del Tribunale di Roma. Sono questi gli attori principali presenti sulla scena del delitto: terroristi neri che, insieme a istituzioni silenziose se non addirittura complici, fanno della passione e della morte di Valerio Verbano una ferita ancora aperta.

Partecipa con ALBA2 ad OCCHIROSSI Festival

occhirossi

OcchiRossi Festival nasce dalla volontà di proporre alla città una manifestazione che riesca ad intrecciare libertà e facilità di partecipazione, con la possibilità di produrre ed esporre una mostra. Il progetto offre spazi e visibilità a chiunque voglia, tramite la fotografia, dare forma ad una esigenza comunicativa ed espressiva.

Per questa ragione gli spazi del festival sono condivisi ed aperti a tutt* senza che venga fatta alcun tipo di selezione o classificazione.
A chi partecipa al Festival è chiesto di condividere concretamente questa attitudine facendosi parte attiva nella ricerca di altri e nuovi spazi espositivi per aumentare le possibilità di espressione a favore di una comunicazione libera e indipendente.
OcchiRossi è un Festival dichiaratamente antifascista, antisessista, antispecista, antirazzista e, coerentemente con questi percorsi, ha sostenuto e partecipato ad eventi e manifestazioni utilizzando la fotografia come strumento di analisi del quotidiano per la condivisione e la creazione di percorsi alternativi.

Le modalità e possibilità di partecipazione al festival sono molte:
proposta di un progetto fotografico
proposta di un workshop o corso breve sulla fotografia o tema attinente
offerta di un supporto tecnico per la produzione del festival
proposta di uno spazio che ospiti una mostra del festival

Alba2 e il Coordinamento per la Tutela del Parco di Aguzzano hanno voluto appoggiare e partecipare a questo evento mettendo gli spazi esterni ed interni al casale a disposizione dei fotografi che vorranno condividere i propri progetti.
Invitiamo pertanto chiunque fosse interessato ad iscriversi al Festival in una qualsiasi delle modalità, secondo le proprie esigenze e possibilità.

www.occhirossifestival.org

www.casalealba2.org

coordinamentoparcoaguzzano@inventati.org

 

 

Domenica 17 febbraio Concerto “Musiche intorno al Mediterraneo” con pranzo popolare a tema – Percorso di presentazione dei laboratori attivati nel casale

 

 

DOMENICA 17 FEBBRAIO ALvolantino17 CASALE ALBA DUE:

 

– dalle 11 Bancarella Sprigionata e Mercato del Baratto

– dalle 11 Percorso di presentazione dei laboratori attivi nel casale

– ore 13 pranzo popolare con cibi mediterranei

– ore 16 concerto “Musiche intorno al Mediterraneo” a cura del Laboratorio Mediterraneo –  Scuola popolare Musica di Testaccio

 

Un viaggio attraverso le musiche dei popoli che si affacciano sul Mar Mediterraneo con le canzoni delle tradizioni occitana, spagnola, araba, sefardita, klezmer, siciliana, turca e greca…”

 

 

 

Idee e progetti fotografici

Il laboratorio fotografico è un progetto avviato al casale alba 2 e ancora in fase di sviluppo.

Il nostro non è un corso di fotografia quindi non verte principalmente su come usare una macchina fotografica e non proponiamo un approccio di tipo scolastico, piramidale ma sarà un laboratorio costruito sul confronto diretto e lo scambio di informazioni, creatività dove ognuno potrà mettere a disposizione dell’altro le proprie capacità.

Oggi ci troviamo in un mondo basato sul consumo dato da un commercio spropositato di apparecchi fotografici lanciati sul mercato a qualsiasi prezzo. Questo da un lato demoralizza il fotoamatore e lo porta a pensare che la buona riuscita di una foto sia inscindibile dall’attrezzatura costosa. Dall’altro invece porta chi ne è in possesso a pensare che questa sia sufficiente.

 

Tale situazione ha portato allo stravolgimento dei concetti chiave della fotografia cioè l’osservazione e il contenuto. Perciò costruendo questo progetto insieme vorremmo tornare alle origini, ancora prima del digitale e del rullino, cioè imparare ad osservare il mondo esterno che è in continuo mutamento e ci fornisce degli stimoli da interiorizzare per poi comunicarli, adottando il proprio punto di vista, attraverso la foto; non saranno foto perfette realizzate con le migliori ottiche ma saranno cariche di contenuto!

Dunque partendo da questa riflessione abbiamo pensato ad una serie di incontri  e per ora sono arrivate queste proposte che, ovviamente, verranno integrate con altri progetti nel corso del tempo:

 

⁃  Imparare ad osservare

⁃  prima di utilizzare la macchinetta bisognerebbe cercare di imparare ad OSSERVARE FOTOGRAFICAMENTE! Per questo abbiamo pensato di lavorare sul ‘campo’ e organizzare delle uscite (adulti – bambini) per scrutare il mondo intorno a noi per poi passare ad un approccio diretto con la macchinetta fotografica e sviluppare dei temi (astratti e non) per valorizzare il contenuto della foto, capire il punto di vista dell’altro e come ha espresso la tematica. Ma impareremo ad Osservare anche in ‘laboratorio’, quindi portando delle foto personali oppure di altri che ci hanno particolarmente colpito per analizzarle dal punto di vista contenutistico/emozionale e in una seconda fase a livello tecnico (diaframma, tempi, tipo di ottica etc..) ma sempre osservando.

⁃  Tecniche base

⁃  Fotografare significa ‘scrivere con la luce’ perciò è fondamentale imparare a giocare con la luce e per farlo è necessario studiare i concetti tecnici chiave per scattare. Quindi come utilizzare diaframma, tempi di esposizione, sensibilità, profondità di campo etc…

⁃  Camera di sviluppo

⁃  La società corre e l’avvento del digitale ha permesso di velocizzare tutto: si scatta la foto, si scarica sul computer, si post-produce e si condivide sui social network. Il tutto è fatto individualmente. Vorremmo perciò proporre una camera di sviluppo sia per imparare le tecniche utilizzate dai nostri predecessori prima dell’avvento del digitale, ma soprattutto come momento di condivisione e collaborazione. Impareremo quindi a sviluppare il negativo della foto, ma per la camera oscura dovremmo aspettare. Intanto sviluppando il negativo ed osservandolo potremo scegliere la foto a noi più congeniale e stampare solo quelle che sceglieremo, ammortizzando la spesa, inquinando e sprecando sempre meno!

⁃  Fotografia povera fuori…ma più ricca dentro!

⁃  Per contrastare l’utilizzo di apparecchi economicamente inaccessibili, costruiamoci da soli strumenti alternativi di facile impiego utilizzando la tecnica del riciclo per divertirci, creare e condividere (pannelli riflettenti, camere stenopeiche, soft box…)

⁃  Archivio fotografico del quartiere

⁃  La fotografia è nata soprattutto come documento storico, un solo istante immortalato nel tempo che evoca ricordi passati e suscita ancora emozioni nel presente. Da questo parte il progetto ”Memoria del quartiere”: attraverso la raccolta di immagini, che saranno poi esposte durante un evento e accompagnate da pensieri, ricordi, poesie, racconti di chiunque voglia partecipare, faremo rivivere la memoria del quartiere! Per questo occorre tutta la nostra volontà e partecipazione per la raccolta delle foto, mettendo cassette per la raccolta in alcuni punti della zona e uno fisso ad alba due! Chi vuole può partecipare stampando e imbucando le foto storiche che possiede, se possibile con data e luogo dello scatto. Sarà una bella occasione per spulciare negli album impolverati dei nonni o per scoprire com’era qualche anno fa il luogo in cui viviamo.

⁃  Mostre

⁃  Organizzeremo delle mostre fotografiche a tema, per sviluppare, ognuno secondo la propria fantasia e sensibilità, tematiche care al casale. Saremo felici anche di ospitare fotografi e artisti di quartiere e non, interessati ad esporre e condividere i propri elaborati.

 

⁃  Discorso fotografico: 

Spesso si pensa che la “buona foto” sia il risultato da ottenere, ma da sola è come una particella linguistica all’interno di un discorso non compiuto.

Un obbiettivo di un corso fotografico più avanzato secondo noi potrebbe essere quello di organizzare discorsi con le immagini. Riuscire ad elaborare un progetto attraverso le foto che racconti qualcosa, che abbia un messaggio da condividere. Che sia forse la diretta espressione di quello che abbiamo dentro.

 

Il laboratorio è agli inizi e andrà costruito insieme! I corsi sono ancora in fase di elaborazione, ma ognuno di noi, durante gli incontro, potrà esprimere la propria idea, partecipando e portando avanti un progetto. E’ necessaria quindi  la collaborazione di tutt*!

La conoscenza di ognuno potrà essere preziosa solo nella condivisione con gli altri!

*Incontro periodico: sabato alle 16